Come diventare professionista dell’e-Learning? Il profilo professionale degli specialisti della formazione online

Di cosa si occupa chi lavora nel campo della formazione online?

Questa è una domanda a cui larga parte della popolazione non saprebbe dare risposta. A partire da questa considerazione, il gruppo IWA Italy (International Web Association - associazione professionale leader mondiale nella fornitura dei principi e delle certificazioni di formazione per i professionisti della Rete Internet) ha formalizzato un documento in cui sono state stilate le job descriptions delle figure protagoniste del mondo della formazione online: l’E-Learning Specialist e il Data Scientist.

L’e-Learning Specialist è una figura professionale esperta dei processi e delle metodologie didattiche in Rete. Coordina e sviluppa percorsi formativi in modalità distance, blended, rapid, mobile e ubiquitous learning.

I suoi compiti rimandano alla progettazione, gestione e monitoraggio di percorsi e ambienti di apprendimento online. Tutto ciò grazie alla scelta e all’applicazione di tecnologie, approcci e strategie didattiche diversificate per livelli e contesti di apprendimento formale e non formale, tenendo conto del rapido e continuo sviluppo dei modelli di realizzazione e propagazione della conoscenza e dell’apprendimento sul Web.

Ma cosa significa operativamente essere un e-Learning Specialist?

• Analizzare i bisogni formativi
• Ascoltare il docente autore dell'opera
• Progettare l'intero percorso formativo
• Formare e introdurre all'editing della piattaforma in uso
• Curare gli aspetti editoriali e multimediali del corso
• Individuare e validare le location per coordinare le riprese delle video lezioni
• Lavorare in team coordinando e affiancando le risorse dai diversi profili professionali

 E cosa significa essere un Data Scientist?

Con l’avvento dell’era digitale, i dati disponibili si sono moltiplicati esponenzialmente. Il data scientist è un vero e proprio scienziato del dato: una figura capace di gestire un mastodontico universo di dati (i cosiddetti BIG DATA) e estrapolare da essi informazioni mirate e utili al decision making del management aziendale.

Come è cambiata la formazione online con l’avvento del web 2.0?

Con la diffusione del Web 2.0, accanto a piattaforme ad uso e consumo di esperti, o di tipo proprietario, nascono piattaforme Creative Commons, promuovendo l’evoluzione dal LMS (Learning Management System) complessi verso CMS (Content Management System) di fruizione immediata, sia dal lato docente che da quello discente. In un Web votato al dialogo e alla condivisione, l’apprendimento è da intendersi non tanto come lezione frontale, ma come basato sul continuo feed back tra docenti e studenti.

Accanto a corsi ad accesso chiuso, pensati per dare un corrispettivo digitale e “da remoto” di un percorso formativo in presenza, nel 2011 nascono i MOOC, Massive Open Online Courses che rivoluzionano i format dei corsi e-Learning sia per numero di iscritti che per costruzione di modalità di apprendimento globali, anche ad opera di prestigiose istituzioni come le università americane più antiche ed elitarie.

Anche l’Unione Europea vara una serie di documenti ed incentivi per sostenere modalità di apprendimento digitale al fine di migliorare complessivamente sia la digital literacy che i digital skills nella popolazione.

L’universo delle aziende private non sta certo a guardare questo trend: la formazione attraverso il digitale è diventata un business importante in cui investire per le aziende dei più disparati settori. Lo stesso vale per molte multinazionali che utilizzano il Web per la formazione continua, in digitale, dei propri dipendenti.

Oggi l’e-learning è un settore in continua evoluzione e si configura come l’apprendimento del futuro, a livello mondiale e nazionale.

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