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Utilizzare video migliora l’apprendimento?

Secondo molti, l’utilizzo dei video nei corsi online può aiutare a migliorare l’apprendimento e il coinvolgimento degli studenti. Nonostante ciò, diversi studiosi ed esperti non condividono completamente questa teoria.

Una domanda ricorrente che si rivolge spesso a chi si dedica al settore dell’eLearning, ma anche a chi è fruitore dei corsi online è la seguente: utilizzare i video migliora l’apprendimento? Negli ultimi decenni siamo bombardati costantemente da contenuti visuali, dai video alle infografiche, dalle foto delle reti sociali ai cartelloni pubblicitari.

Eppure, in generale, le immagini ci restano più impresse. Non è un caso che molti affermino di avere una memoria principalmente visiva. Un articolo del 2014 di Huffington Post mostra i risultati di un esperimento in cui più di 500 professionisti dell’educazione confermano questa tendenza. Ma è realmente così?

Donald Clark, esperto nel settore dell’ “online learning business”, risponde in maniera diversa alla domanda iniziale. Innanzitutto, lungi dallo sminuire l’importanza del video nei processi di apprendimento, riduce i toni entusiastici di altri esperti. Questi strumenti visivi, secondo Clark, sono utili; tuttavia, da soli non sono sufficienti. Rifacendosi alla sua esperienza professionale, mostra che i video possono essere sommamente pratici per permettere di ricordare alcuni dati, ad esempio delle procedure, ma non hanno lo stesso effetto su altri elementi, come numeri e concetti, soprattutto quelli astratti.

Se da una parte i video sembrano più coinvolgenti e risvegliano l’interesse degli studenti, è altrettanto vero che è fondamentale che lo studio si basi anche su altri tipi di supporti formativi (ad esempio, può essere utile proporre la trascrizione dei video) e anche sullo svolgimento di esercizi e compiti di vario genere.

Questa non è l’unica evidenza a cui prestare attenzione quando si decide di inserire dei video in un corso online. Per essere efficaci, i contenuti visuali devono rispondere anche una serie di caratteristiche o rischiano di vanificare il processo di apprendimento e il coinvolgimento degli studenti.

Una ricerca di Guo, Kim e Rubin, basata sullo studio del comportamento di un campione di 128.000 studenti, ha fatto luce su alcuni dati legati alla visione dei video a scopo formativo. Ecco tre dei principali risultati e relative raccomandazioni degli studiosi:

  1. Prediligere video corti: dopo circa 6 minuti di video l’interesse inizia a calare. Può essere utile suddividerlo in diverse parti per evitare di far calare l’attenzione degli studenti.
  2. L’entusiasmo aiuta a stimolare lo studio: preferire un video rapido, motivante ed entusiasmante è preferibile a uno più lento, che non trasmette passione agli spettatori.
  3. Meglio video informali e personali: non c’è bisogno di creare contenuti visuali altamente professionali. Un video informale, spesso, riesce a coinvolgere maggiormente

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