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Autoformazione: come crearsi un piano formativo individuale

Come aiutare gli studenti a scegliere il proprio percorso formativo in autonomia sfruttando il potenziale del proprio LMS

L’autoapprendimento (self-directed learning), come definito da Malcom Knowles, è un processo in cui gli studenti prendono in mano le redini della propria formazione decidendone gli obiettivi, le risorse e facendo anche la valutazione finale.

Una piattaforma eLearning si presta alla perfezione all’ apprendimento autonomo perché mette a disposizione in un solo luogo tutti i contenuti formativi di cui lo studente ha bisogno e la flessibilità per apprendere quando e dove si vuole.

Tuttavia, l’esperienza di internet, con la sua immensa vastità di risorse, ci insegna che la scelta in mezzo a tante informazioni non è affatto semplice. Ecco perché non è sufficiente avere una serie di risorse per poter rendere efficace l’ autoapprendimento.

Il formatore può supportare gli studenti nel crearsi un piano formativo ideale sfruttando il potenziale del proprio LMS, learning management system.

Organizzare i contenuti all’interno del LMS

In genere, i contenuti all’interno di un LMS vengono organizzati per argomento e in ordine cronologico. Entrambi i metodi sono utili perché aiutano gli studenti a trovare ciò di cui hanno bisogno facendo una ricerca per parola chiave o per data.

Tuttavia, non aiutano a capire da che parte iniziare con la formazione. Ecco perché sarebbe utile fare un test di autovalutazione iniziale prima di un argomento e un quiz a chiusura per verificare le competenze apprese.

In base al punteggio raggiunto, lo studente ottiene dei suggerimenti su altri moduli collegati. Alcuni argomenti più complessi possono essere legati al completamento di moduli introduttivi; quando lo studente ha già una buona conoscenza in materia, può invece passare agli approfondimenti.

Allo studente rimane la libertà di scegliere cosa imparare e quando completare i moduli mentre il formatore più garantirgli una navigazione più coerente, organizzata per livelli e risultati ottenuti.

Usare matrici per aiutare gli studenti a prendere le decisioni

Quando ci sono molti argomenti utili è possibile che lo studente sia indeciso su quale sia quello più urgente da imparare. Il rischio nell’autoformazione è quello di iniziare più percorsi per poi abbandonarli per mancanza di motivazione o semplicemente di tempo.

Questo tipo di studente ha bisogno di strumenti che lo aiutino a prendere delle decisioni. Potrebbero tornare utili matrici usate per assegnare le priorità come la Matrice di Eisenhower rivisitata.

I bisogni vengono suddivisi in quattro macro-categorie:

  • urgenti e non urgenti
  • importanti e non importanti

Combinando le quattro categorie, si riesce ad assegnare le priorità alle attività

  • Importanti e urgenti: vanno svolte subito
  • Importanti e non urgenti: si possono svolgere in un secondo momento
  • Non importanti e urgenti: possono essere delegate (magari chiedendo informazioni ai colleghi o scrivendo sul forum)
  • Non importanti e non urgenti: non sono necessarie per la formazione

Favorire il confronto tra gli studenti

Nonostante abbia stabilito le priorità e iniziato il percorso di formazione in base al proprio livello e con i propri tempi, lo studente potrebbe aver bisogno di uno stimolo in più per completare i corsi auto-selezionati.

In fase di progettazione, si possono presentare gli stessi contenuti in diversi formati così che lo studente possa scegliere se guardare video, ascoltare podcast, leggere testi, fare simulazioni.

Inoltre si possono sempre inserire elementi di gamification, per rendere l’apprendimento una sfida e un gioco, anche con i propri colleghi, e momenti di scambio con altri studenti. Un forum, un incontro dal vivo, un lavoro di gruppo con altre persone che hanno condiviso il proprio percorso può infondere più motivazione anche allo studente che ama apprendere in autonomia.


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