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Perché la tua strategia di gamification non sta funzionando?

Non basta applicare i principi della gamification per migliorare un corso online. Quali sono gli errori che possono far fallire questa strategia?

Nel settore dell’eLearning, ormai non si può prescindere della gamification, un argomento di cui abbiamo parlato diverse volte in articoli come questo o questo.  Si tratta di una strategia utile per migliorare l’apprendimento degli studenti e per incrementare il loro coinvolgimento. Solitamente, i corsisti e i lavoratori che accedono a corsi online in cui si usa la gamification sono più produttivi e felici.

Avete riscontrato questi effetti sui vostri studenti o sui vostri dipendenti? Se non è così, probabilmente qualcosa non va nella vostra strategia di gamification. Per questo, facciamo un breve excursus fra i principali errori commessi in questo campo:

1. Gli studenti non sono abbastanza coinvolti

I corsisti seguono il percorso in maniera irregolare nonostante la vostra strategia di gamification? Eppure, l’utilizzo del gioco dovrebbe servire proprio a coinvolgere gli studenti. Cosa potrebbe spingerli a seguire con più regolarità il corso e, di conseguenza, sentirsi coinvolti dalla gamification? Un’opzione da provare immediatamente è quella di aggiungere “elementi sociali”, come un pulsante per la condivisione. Quando le persone possono condividere con gli altri i propri successi si sentono più gratificati e, quindi, più motivati ad andare avanti. Una sfida fra i vari studenti (o team), inoltre, potrebbe far aumentare ancora di più il coinvolgimento.

2. Il corso lascia indietro gli studenti meno preparati

A causa della diversa preparazione iniziale, non tutti i corsisti andranno allo stesso ritmo. Ciò vuol dire che chi si trova indietro potrà perdere rapidamente la motivazione. In quest’ottica, la gamification e le relative classifiche possono non essere d’aiuto. Il segreto è quello di premiare non solo le sfide sulle diverse tematiche, ma anche la partecipazione alle discussioni e ai compiti collaborativi. Un’altra idea è quella di creare team eterogenei per permettere la condivisione di conoscenze.

3. Il gioco diventa più importante dell’apprendimento

In alcuni casi, a causa della gamification, l’interesse degli studenti si dirige maggiormente verso i premi dei giochi che non verso l’obiettivo stesso del gioco, ossia l’apprendimento. Come invertire questa tendenza? I premi devono essere più difficile da ottenere e gli errori devono comportare una diminuzione del punteggio o obbligare gli studenti a ripetere una lezione per poter passare al livello successivo. Tutti, anche chi progetta il corso, devono ricordare che il gioco è solamente un mezzo per imparare nuove informazioni e abilità.

4. La gamification non funziona per il tuo target

Anche se, in generale, la gamification è un buono stimolo per i corsisti, non è detto che lo sia in tutti i casi. Se, per esempio, in un’azienda noti un calo di iscrizioni e d’interesse, probabilmente, una delle tante possibilità di questa diminuzione di iscritti è proprio la gamification. In questo caso la soluzione è quella di sempre: richiedere il feedback ai dipendenti è utile per capire se questa strategia è stata una delle cause e se ha generato, per esempio, più pressione che coinvolgimento.

Articolo tratto da eLearningIndustry


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