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3 problemi (e soluzioni) ai tempi del COVID-19

Solitudine, difficoltà di organizzazione e mancanza di concentrazione sono solo tre dei problemi che devono affrontare lavoratori e studenti online. Ecco qualche strategia per poterli superare.

Una crisi improvvisa e radicale, quella del COVID-19, e le relative misure di isolamento hanno portato alla ribalta una modalità di lavoro che, seppur non inedita, per molti è risultata nuova: lo smart working. Il coronavirus, inoltre, ha causato un fortissimo ed "improvviso" interesse per l’eLearning: chi non sta lavorando vuole formarsi per essere preparato al ritorno alla normalità; chi sta lavorando e non è abituato allo smart working ha la necessità immediata di imparare a usare i sistemi e gli strumenti di lavoro a distanza. Senza contare chi ha dovuto abbandonare momentaneamente un percorso di studi “tradizionale” per sostituirlo con uno online

Ecco alcuni problemi (online e offline) che possono sorgere durante queste settimane di isolamento e alcune possibili soluzioni:

1. La solitudine del lavoro e la formazione da remoto

Lo smart working si è trasformato in imperativo in un paese in cui, prima di questa emergenza, era effettivamente una modalità di lavoro ancora troppo poco utilizzata. All’improvviso, termini come “ classe virtuale” diventano di uso comune. Tuttavia, il lavoro da remoto non avviene in un contesto normale, ma in uno di isolamento. Molti dei vantaggi dello smart working, infatti, non sono visibili in questo momento. Anche per questo motivo, molti lavoratori costretti a casa soffrono un la solitudine: essere chiusi in casa, a volte completamente soli, è dura. Come creare “presenza sociale”? Le videochiamate diventano imprescindibili, dalle aule online alle riunioni e agli incontri virtuali con gli amici, la possibilità di vedere altre persone è fondamentale per ridurre la solitudine. Se balconi e finestre sono tornati ad essere una piazza sociale, questa possibilità viene potenziata enormemente grazie all’uso di diverse piattaforme, dalle chat ai social network, con cui comunicare con colleghi, amici e compagni di corso. Le imprese devono cercare di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, dai forum alle reti sociali ai webinar per riprodurre quel senso di comunità e di vicinanza di cui hanno bisogno in questo momento i dipendenti e i corsisti.

2. Difficoltà di organizzazione

All’improvviso lavoriamo da casa e, a volte, ci risulta difficile organizzarci. Anche quei corsi online che avevamo in agenda non sono più così facili da seguire. Da una parte, ognuno di noi ha bisogno di riorganizzare le proprie giornate, imparando a condividere, ma anche a separare gli spazi con gli altri abitanti della casa. Dall’altra, bisogna mantenere, nei limiti della possibilità, la normalità. Fare una lista delle cose da fare, vestirsi, seguire una routine possono aiutare ad organizzarsi mentalmente al meglio. Lavorare e studiare online da casa non vuol dire abbandonare le buone abitudini.

3. Difficoltà di concentrazione

I bambini studiano a casa, la concentrazione può scarseggiare, viviamo profonde preoccupazioni per le persone care. Mantenere alta l’attenzione nel lavoro o nello studio può sembrare molto difficile. Lavoratori e studenti non devono cedere alla tentazione di lavorare direttamente dal letto o, al contrario, lavorare più ore del dovuto. Allo stesso tempo, però, chi si occupa di offrire corsi online ha l’arduo compito di mettere in campo le migliori strategie per poter evitare una perdita costante di concentrazione da parte di lavoratori e studenti, focalizzandosi sulla gamification e una migliore comunicazione.

In conclusione, professionisti e non dell’eLearning dovrebbero ricordarsi che ci troviamo in una situazione d’emergenza e di passaggio ma che, nonostante tutto, da essa si possono imparare nuove best practice da applicare nel prossimo futuro.


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