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Una fondazione per promuovere l'accesso all'istruzione di tutte le ragazze ... in e-Learning

L'eLearning detiene il potere di trasformare l'istruzione nei paesi in via di sviluppo. Il progetto della fondazione Malala presentato alle Nazioni Unite ...

Malala Yousafzai è una ragazza pakistana diventata celebre a soli 11 anni per aver scritto un blog per la BBC riguardo l'impossibilità per le ragazze pakistane di accedere all'istruzione. Per questo motivo, nel 2012, è stata colpita alla testa e gravemente ferita da uomini armati, talebani saliti a bordo del pullman scolastico su cui tornava a casa da scuola. Oggi frequenta il primo anno all'Università di Oxford ed è la vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2014, ma non ha certo trascurato il suo impegno umanitario.

Di recente, ha istituito una fondazione a suo nome per promuovere l'educazione delle ragazze in tutto il mondo. In un'intervista alle Nazioni Unite, Malala ha presentato i progetti della fondazione riguardo l'utilizzo dell'eLearning come strategia vincente per promuovere l'accesso all'istruzione tra le donne dei paesi meno sviluppati.

Si pensi, infatti, che in questi paesi il tasso di alfabetizzazione ha grandissimi margini di miglioramento (in Pakistan solo il 61% delle donne dai 15 ai 24 anni sono alfabetizzate, n Nigeria il 66%, in Mali il 34%), mentre in paesi come gli USA il tasso di alfabetizzazione, senza distinzioni di genere, è vicino al 100%.

Il fondo Malala ha avviato il network Gulmakai. L'obiettivo del network è quello di legittimare gli attivisti in Pakistan, Afghanistan, Nigeria e nelle aree con elevate concentrazioni di profughi siriani. Il network sta attualmente investendo milioni di dollari per aiutare gli attivisti in queste regioni ad affrontare questioni, tra cui l'istruzione, con i leader locali. E sta riscuotendo buoni risultati. 

"Per contribuire a sostenere questi sforzi", spiega Malala, la rete Gulmakai si baserà sull' "e-learning e su interventi di miglioramento nella qualità dell'istruzione".

Sono circa 130 milioni le ragazze che non hanno l'accesso ad istituti scolastici, ma la speranza risiede proprio nella possibilità offerta dall'eLearning.

Innanzitutto, per le ragazze che vivono in nazioni in cui l'istruzione è più o meno limitata, l'eLearning offre un modo accessibile e sicuro per frequentare la scuola. 

In secondo luogo, l'eLearning consente alle ragazze di avere contatti con educatori di altre aree geografiche: se una regione non supporta l'istruzione femminile, l'eLearning da la possibilità di lavorare con educatori in altre regioni del paese o, addirittura, in altre nazioni. 

Infine, con l'eLearning è possibile fruire un'educazione continua anche quando si vive una situazione "non stabile" e si è costantemente in movimento: questo è un problema particolarmente saliente per i giovani che vivono nei campi profughi di tutto il mondo.

E' importante notare che l'eLearning sia già utilizzato per affrontare le disparità di accesso all'istruzione dei ragazzi e delle ragazze nei paesi in via di sviluppo. 

Una relazione recentemente pubblicata dalle Nazioni Unite sull'istruzione per le ragazze ha riportato che "l'apprendimento a distanza è un metodo efficace nel rispondere a situazioni in cui i siti scolastici sono danneggiati o il tragitto verso la scuola è pericoloso", decretando, in definitiva, che "i programmi educativi on-line hanno dimostrato di avere successo".  

Certamente per rendere l'eLearning una possibilità concreta per le ragazze di tutto il mondo, l'accesso a Internet e ai computer deve continuare ad espandersi.

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