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Presentazione di un corso eLearning: le parole da evitare

Scopriamo come usare al meglio le parole per presentare un corso eLearning rivolto agli adulti.

ELearning è sinonimo di formazione. Spesso, siamo portati a legare questa parola all’ambiente scolastico o, al massimo, universitario. Negli ultimi anni, però, l’apprendimento online ha invaso anche il campo professionale e aziendale. Numerose, infatti, sono le proposte di apprendimento che sempre più spesso vengono offerte dalle imprese ai propri lavoratori, per permettere loro di mantenersi aggiornati e preparati su ciò che riguarda il proprio ruolo e le proprie mansioni.

L’eLearning aziendale ha avuto il suo boom in questi ultimi anni, complici anche le necessità dettate dalla pandemia di Covid-19, che ha costretto le imprese a trovare un modo alternativo rispetto alla formazione tradizionale. Così, sempre più spesso, Internet è diventato il luogo privilegiato per offrire un apprendimento professionale adeguato alle diverse figure lavoratrici. Dalle riunioni in presenza, si è passato all’utilizzo dei meeting online e dai corsi di formazione organizzati in luoghi fisici, si è arrivati a privilegiare lezioni digitali. Questo perché il digitale offre maggiore autonomia e flessibilità, permettendo al lavoratore di gestire il tempo dedicato all’apprendimento come preferisce, senza obblighi di orario e di luogo.

Sicuramente l’eLearning può fornire numerosi vantaggi in ambito professionale e, per questo, un numero sempre maggiore di aziende si rivolge alle modalità di apprendimento online per formare i propri lavoratori.

Ma per fare in modo che un corso eLearning abbia davvero successo e porti agli obiettivi desiderati, è fondamentale curare la fase di ideazione e programmazione delle lezioni, stando soprattutto attenti all’uso che viene fatto delle parole per la presentazione del corso. Alcuni termini, infatti, possono spingere un possibile interessato a desistere dal partecipare.


Le parole da evitare

Per fare in modo che un corso online sia efficace, occorre quindi curare con attenzione la presentazione del corso: più la vetrina è accattivante, maggiore è la possibilità che attiri i clienti. Per questo, le parole sono importanti e non possono essere utilizzate a caso, soprattutto quando si tratta di formazione professionale, rivolta agli adulti, che non hanno nessuna intenzione di sentirsi nuovamente a scuola durante le lezioni eLearning.

Ecco quali parole è meglio non usare in un corso online di formazione professionale:

  1. Istruttore o insegnante. Si tratta di termini legati a contesti completamente differenti rispetto a quello dell’eLearning per le aziende. Queste parole rimandano, più che altro, all’insegnamento scolastico pratico e teorico. Un adulto, che deve approfondire alcuni aspetti formativi professionali, difficilmente vedrà di buon occhio la persona che glieli presenta, se questo verrà presentato con l’etichetta di “insegnante”, che presuppone una posizione di superiorità. Meglio, invece, usare termini più generici per indicare la persona che accompagnerà gli utenti durante il corso: guida, presentatore o esperto in materia.
  2. Studente. È il termine che identifica un alunno che partecipa alle lezioni scolastiche, non un adulto che sta svolgendo un corso online. Anche in questo caso, la parola potrebbe sottolineare il distacco tra la guida del corso e colui che vi partecipa, ponendo il secondo ad un di inferiorità. Meglio, invece, usare la parola “partecipante”, che non dà alcuna accezione negativa agli utenti eLearning.
  3. Voti. Spesso, la valutazione spaventa. E questo non vale solamente per gli studenti delle scuole, ma anche per gli adulti, che si trovano ad affrontare le prove lavorative. Per questo, non è indicato inserire voti e valutazioni nei corsi online dedicati alla formazione professionale: potrebbero spaventare il possibile partecipante e indurlo a rinunciarvi. Per monitorare i progressi degli utenti è possibile inserire dei quiz o dei giochi a punti, che permettono al partecipante di misurarsi con quanto appreso fino a quel momento, eliminando l’ansia da valutazione.
  4. Compito. Sempre per evitare al partecipante di sentirsi nuovamente all’interno di un’aula scolastica, è bene non parlare di compiti. Questa parola fa parte di un vocabolario che mal si sposa con l’ambiente lavorativo. Meglio, allora, inserire in un corso online progetti o attività, che i partecipanti possono svolgere da soli o in gruppo, senza alcun riferimento agli esercizi che venivano dati da completare a casa.

Evitare queste parole può rendere la formazione professionale più agile e ben vista dai lavoratori che devono parteciparvi, semplificando e migliorando di conseguenza l’apprendimento stesso.


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