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Un “Selfie” per migliorare l’e-learning delle scuole

Alla scoperta dello strumento gratuito dell’UE, messo a disposizione delle scuole per migliorare l’uso delle tecnologie digitali per l’apprendimento

Un “autoscatto” per aiutare le scuole a migliorare le strategie di apprendimento nell’era digitale. È l’obiettivo del progetto messo a punto dalla Commissione Europea, per permettere alle scuole di autovalutare le proprie competenze in ambito digitale e migliorare lo sfruttamento delle strategie per l’apprendimento e l’insegnamento.

Negli ultimi anni, infatti, l’uso delle tecnologie nei sistemi digitali sta manifestando la sua utilità ed efficacia anche per l’insegnamento a tutti i livelli scolastici. Una delle dimostrazioni principali dell’importanza dell’e-learning è stata offerta dal Covid-19: con la diffusione della pandemia di nuovo coronavirus in Europa e nel mondo, scuole primarie, secondarie e Università hanno dovuto ricorrere alla didattica a distanza e l’apprendimento digitale è diventato quello privilegiato in molti istituti. Ma, nonostante le scuole si siano dimostrate pronte ad abbracciare l’istruzione digitale, rimane necessario consolidare la capacità di resilienza e di innovazione, per fare in modo che i luoghi dell’apprendimento siano al passo con l’era digitale. Per farlo, l’Unione Europea ha deciso di mettere a disposizione degli istituti uno strumento utile a verificare e migliorare il proprio impegno e interesse relativo ai contenuti digitali. Come spiega la piattaforma europea dedicata all’Istruzione, “ Selfie” è disponibile per tutte le scuole primarie, secondarie e professionali in Europa e può essere utilizzato in oltre 30 lingue.

Che cos’è “Selfie”?

Il nome “Selfie” richiama la pratica di scattarsi una fotografia da soli, diffusasi soprattutto negli ultimi decenni, grazie all’introduzione delle fotocamere nei cellulari. Lo strumento messo a disposizione gratuitamente dalla Commissione Europea, in effetti, è utile alle scuole per ottenere una fotografia della propria situazione nell’ambito delle tecnologie digitali nella formazione, così da valutarne e migliorarne l’uso per l’apprendimento.

“Selfie”, però, è anche l’acronimo di Self-reflection on Effective Learning by Fostering the use of Innovative Educational technologies, cioè autoriflessione sull'apprendimento efficace promuovendo l'uso di tecnologie educative innovative. Si tratta di uno strumento progettato “per aiutare le scuole a incorporare le tecnologie digitali nell'insegnamento, nell'apprendimento e nella valutazione”.

“Selfie” è uno strumento gratuito e disponibile per ogni scuola, finanziato attraverso il programma Erasmus, che ha lo scopo di raccogliere le opinioni degli studenti, degli insegnanti e del personale, per capire come le pratiche digitali vengano utilizzate nella propria scuola. Lo strumento è personalizzabile da ogni istituto, facile da configurare e privato, dato che non raccoglie dati personali e lascia anonime tutte le risposte fornite dal personale scolastico e dagli alunni. Solo la scuola che utilizza lo strumento, infatti, può tenere traccia delle risposte, attività non consentita nemmeno alla Commissione Europea, né ad altre organizzazioni.

Il programma è stato testato in diverse scuole e ha coinvolto dirigenti scolastici, insegnanti e studenti, che hanno contribuito anche alla progettazione dello strumento. Nello specifico, come spiegato dalla Commissione Europea, sono stati coinvolti nel progetto 5.000 dipendenti e studenti per quanto riguarda la progettazione, mentre altre 67.000 persone, provenienti da 650 scuole europee, hanno preso parte al test pilota. “Selfie”, inoltre, è stato testato nelle scuole primarie, per garantire la sua applicabilità anche in questo ambito e dimostrandone la comprensione da parte degli studenti più giovani. Lo strumento non intende esaminare, né operare un confronto tra le singole scuole, ma ha come obiettivo l’auto-valutazione, per un miglioramento nell’utilizzo della tecnologia nell’istruzione. Nonostante “Selfie” sia pensato per misurare e riflettere sull’uso dell’e-learning nei sistemi di istruzione e formazione, lo strumento è destinato ad ogni scuola, non solamente a quelle più digitalmente avanzate.

Come funziona “Selfie”?

Come illustrato, lo scopo dello strumento è la raccolta delle opinioni di studenti, insegnanti e personale sull’uso della tecnologia digitale all’interno della propria scuola. Per farlo vengono utilizzate brevi affermazioni o domande, a cui i partecipanti devono dare delle risposte, assegnando un numero di una scala da 1 a 5. Il tempo necessario per completare il questionario è di circa 20/30 minuti. Sulla base delle risposte fornite da alunni e professori, lo strumento genera un rapporto, che fornisce un’istantanea (un autoscatto) dei punti di forza e di debolezza della scuola, per quanto riguarda l’apprendimento digitale.

Ma come fare, nel concreto, ad introdurre “Selfie” nella propria scuola? La Commissione Europea fornisce le indicazioni necessarie, per accompagnare chiunque voglia iniziare a fare uso dello strumento messo a disposizione gratuitamente. Per utilizzare lo strumento è necessario compiere i seguenti passi:

  1. Individuare una persona o un gruppo ristretto, che coordini l’attività;
  2. Registrare la propria scuola sulla piattaforma SELFIE, fornendo le informazioni principali, la tempistica dell’attività e il tipo di partecipanti;
  3. Personalizzare le domande in base alle esigenze e al contesto della propria scuola;
  4. Invitare studenti, insegnanti e personale a partecipare e a rispondere alle domande, il tutto in forma anonima e per la durata di circa 30 minuti;
  5. Ottenere i risultati relativi alla propria scuola, consultabili sul rapporto generato da “Selfie” in modo automatico al termine delle risposte date dai partecipanti. I risultati sono anonimi e solamente la scuola interessata può accedervi;
  6. Discutere sui risultati, per individuare le carenze relative alle pratiche digitali per l’insegnamento e capire quali potrebbero essere quelle utili per l’apprendimento e la valutazione degli studenti. Successivamente, mettere a punto un piano d’azione, in cui stabilire gli obiettivi della scuola e come raggiungerli;
  7. Perfezionare i propri progressi, ripetendo la valutazione periodicamente, così da poter verificare l’efficacia del piano d’azione o valutarne eventuali modifiche.

Perché è utile?

“Selfie” può rappresentare uno strumento utile per le scuole primarie e secondarie, perché permette di indagare e valutare l’utilizzo delle strategie digitali all’interno dei singoli istituti. In questo modo, lo strumento può aiutare il dirigente scolastico e gli insegnanti a comprendere dove implementare l’impiego del digitale per supportare l’apprendimento e l’insegnamento. “Selfie” è in grado di coinvolgere studenti, insegnanti e dirigenti in una riflessione collettiva sui vantaggi che il digitale offre all’insegnamento e all’apprendimento e sulla situazione del proprio istituto in questo ambito. I risultati forniti dal rapporto generato automaticamente dallo strumento, al termine della fase di raccolta delle risposte, può far emergere diversi punti da valutare e su cui ragionare. Il questionario, per esempio, può mettere in luce le aree in cui la tecnologia viene utilizzata in modo efficace e quelle in cui la scuola può migliorare, può far capire la linea degli insegnanti in tema di formazione e la visione della scuola verso l’utilizzo dell’insegnamento digitale e le competenze del personale e negli alunni in questo ambito. Infine, “Selfie” può far ragionare sulle aree a cui destinare i finanziamenti.

In sostanza, “Selfie” può aiutare le scuole a comprendere il modo in cui le pratiche e le strategie digitali vengono applicate all’insegnamento, all’apprendimento e alla valutazione e a prendere decisioni volte a migliorare e implementare l’uso dell’e-learning.

Da dove nasce il progetto?

Lo strumento “Selfie” è stato sviluppato partendo dalle considerazioni della Commissione Europea, esposte nel Promoting Effective Digital-Age Learning, che ha presentato il Quadro di riferimento europeo per le organizzazioni educative digitalmente competenti (DigCompOrg), un’analisi sulle situazioni esistenti e sui questionari di autovalutazione che “promuovono l'integrazione delle tecnologie digitali nei sistemi di istruzione e formazione a livello nazionale/internazionale”. Nel documento della Commissione veniva posto l’accento sull’importanza, nell’era digitale, di un apprendimento che riconosca come tutti gli aspetti della vita, dal lavoro, allo studio e al tempo libero, si svolgano in un mondo digitalizzato e connesso a Internet. In questa era digitale, l’apprendimento rappresenta una sfida e la transizione da un’istruzione tradizionale all’e-learning è tra gli obiettivi degli Stati europei. “È essenziale- spiega il documento- che le organizzazioni modernizzino le pratiche di insegnamento e apprendimento”, per poter comprendere il potenziale della formazione digitale come fattori fondamentali per lo sviluppo di nuove esperienze di conoscenza.

DigCompOrg venne ideato per tre motivi:

  • Gettare le basi per la produzione di strumenti di autovalutazione per le organizzazioni educative;
  • Offrire strumenti per facilitare l’integrazione della tecnologia nei sistemi educativi;
  • Ispirare questionari di autovalutazione, anche in settori specifici.

La fase successiva del progetto prevedeva la creazione di uno strumento online, il “Selfie” appunto, destinato alle scuole primarie, secondarie e professionali, che ne permettesse l’autovalutazione, costruito sulla base delle otto aree da esaminare individuate dal DigCompOrg. Le domande di “Selfie”, quindi, si basano sulle seguenti aree dell’educazione digitale:

  1. L’uso della leadership per l'integrazione scolastica delle tecnologie digitali e per il loro uso efficace nelle principali funzioni della scuola, che comprendono insegnamento e apprendimento;
  2. Le misure prese dalla scuola per sostenere collaborazioni e interazioni in rete, utili per condividere esperienze e metodi per un apprendimento efficace;
  3. L’affidabilità, l’adeguatezza e la sicurezza di infrastrutture e attrezzature, come software, rete internet e strumenti digitali, che faciliterebbero l’apprendimento digitale;
  4. L’investimento continuo da parte della scuola nello sviluppo professionale del proprio personale. Uno sviluppo professionale continuo sostiene l’integrazione di nuove modalità di insegnamento e apprendimento, che hanno al centro le tecnologie digitali, per ottenere migliori risultati;
  5. L’utilizzo di strumenti e risorse digitali, per aggiornare e innovare le modalità di insegnamento;
  6. L’attuazione in classe delle tecnologie digitali volte all'apprendimento;
  7. Le pratiche di valutazione che possono aiutare le scuole a superare una visione tradizionale della valutazione, portandole verso l’uso di tecnologie digitali e personalizzate in base allo studente;
  8. La competenza digitale degli studenti, intesa come l'insieme delle abilità, delle conoscenze e degli atteggiamenti che consentono agli alunni di ogni scuola di usare le tecnologie digitali con sicurezza e creatività.


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