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Usare Whatsapp come strumento di formazione

La più popolare applicazione di messaggistica istantanea può rivelarsi inaspettatamente utile anche a fini didattici.

La famosa applicazione di messaggistica il cui maggior punto di forza è e sempre sarà la gratuità può essere adoperata come strumento di supporto alla formazione e all'apprendimento permanente. Parliamo ovviamente di Whatsapp, app oggetto di uno studio approfondito teso a valutare l'importanza dei social media nel fornire conoscenze agli studenti del corso di laurea in medicina presso l'ESI-PGIMSR, ESIC Medical College & Hospital a Joka, in India.

Il lavoro dei ricercatori

Gli studiosi hanno voluto valutare il miglioramento dell'acquisizione di conoscenze attraverso l'e-learning e la lezione didattica mediante l'uso dell'app senza però tralasciare l'esperienza individuale e collettiva degli studenti che hanno sperimentato questo nuovo approccio. A due gruppi di studenti sono stati insegnati gli stessi argomenti in due diverse attività, ad esempio tramite WhatsApp e tramite lezioni didattiche. La valutazione delle conoscenze è stata effettuata attraverso la somministrazione di questionari pre e post test di 20 punti per ogni argomento. La percezione dell'e-learning tramite WhatsApp è stata fatta tramite modulo di feedback.

Quali risultati sono stati ottenuti

La ricerca ha dimostrato l'effettiva valenza di un tipo di apprendimento nuovo in quanto il gruppo di studenti che si è avvalso anche di Whatsapp ha fatto registrare un punteggio compreso tra i 5 e i 20 punti mentre quelli che hanno avuto accesso alla didattica classica hanno ottenuto tra i 3 e i 17,5 punti. Una differenza importante che dimostra come possa essere utile il passaggio a questo nuovo strumento di supporto all'insegnamento e all'apprendimento.

Qualche svantaggio

Gli studiosi dell'università indiana hanno evidenziato solo qualche piccolo svantaggio che, precisano, sono decisamente inferiori rispetto ai vantaggi dell'approccio didattico che sono:

  1. La stanchezza degli occhi
  2. Il "bombardamento" di messaggi sullo smartphone

Effetti negativi questi che però possono essere alleviati utilizzando device più grandi che quindi affatichino di meno gli occhi e concentrando i messaggi solo in alcune ore del giorno, come se si stesse a lezione. 

Come funziona quindi l'apprendimento via Whatsapp?

Un esempio di "community" arriva direttamente dall'app di messaggistica che racconta la storia di Priya, direttrice di una piccola scuola che vorrebbe trovare un modo pratico per relazionarsi con insegnanti, genitori e studenti e costruire un sentimento più forte di appartenenza alla comunità. Come si legge sul sito ufficiale dell'app, l'educatrice "è stanca di inviare tante email ad altrettanti gruppi, e il fatto che la maggior parte delle volte le persone non le leggano neppure le crea un senso di frustrazione. Alcuni genitori li vede spesso, ma è preoccupata per quelli che non vede mai: sono consapevoli delle opportunità che vengono offerte ai loro figli? Leggono gli avvisi riguardo alle assemblee scolastiche? Hanno difficoltà a mettersi in contatto con lei o con il suo team?". Da qui l'idea della direttrice che pensa innanzitutto di confrontarsi con i colleghi che insegnano nelle classi superiori. Questi spiegano che "molti genitori li contattino direttamente per avere aggiornamenti sulle attività scolastiche, e spesso si ritrovano a ripetere la stessa conversazione con genitori differenti. Ci sono poi molti studenti che hanno bisogno di promemoria costanti riguardo agli imminenti compiti in classe, alcuni di loro non riescono a stare al passo, mentre altri proprio non vengono a scuola. Gli insegnanti si entusiasmano all'idea di creare dei gruppi; sono infatti convinti che ci sia un modo migliore per comunicare con genitori e studenti, o di creare anche dei gruppi di studio più piccoli per favorire l'apprendimento dei ragazzi e consolidare le amicizie". Nasce così l'idea di una community virtuale che possa migliorare:

  1. La qualità della didattica
  2. La qualità della comunicazione scuola-famiglia
  3. Il rendimento scolastico degli allievi

Altro aspetto da non tralasciare è l'ottimizzazione delle comunicazioni tra colleghi, genitori e studenti.

Ecco come creare una community per l'apprendimento

  1. Stabilisci l'obiettivo del tuo gruppo
  2. Decidi la tipologia di membri da inserire
  3. Pensa a quali persone possono aiutarti nell'amministrazione del gruppo
  4. Evita di inserire persone che non trarrebbero alcun giovamento

All'interno del team di lavoro non devono mai mancare una buona comunicazione e un buon coordinamento degli amministratori. Per la scelta dell'amministratore è bene tenere presente che è preferibile scegliere persone che abbiano un ruolo di rilievo all'interno della community, ad esempio insegnanti o membri del personale.

Per quanto riguarda invece i gruppi del personale e dei genitori, cerca di nominare amministratori che siano:

  1. fedeli al codice di condotta;
  2. gentili, socievoli e forti;
  3. in grado di dedicare tempo alla gestione del gruppo;
  4. disposti a comunicare e a incontrare regolarmente gli altri amministratori.

Come far sì che ci sia sempre un ottimo tasso di coinvolgimento

Questionari e sondaggi sono sempre un'ottima strategia per far sì che la community resti attiva e che apprenda il contenuto di ciò che stiamo divulgando. Link utili, spunti di lettura, avvisi, appuntamenti sono sempre ben accetti. Ai fini della didattica, lo scambio di link a studi, ricerche, può diventare la modalità di approfondimento di un determinato tema analizzato in classe o analizzato nel corso di una riunione.

L'utilità didattica di Whatsapp

Pensate a quanta carta è stata sprecata nel corso dei decenni per prendere appunti quando invece una lezione può essere registrata, quando il passaggio di una spiegazione può essere messo online nel gruppo Whastapp a disposizione di tutti gli studenti. L'uso dell'applicazione ha un ottimo impatto anche dal punto di vista ambientale. Non solo. Le enormi quantità di fotocopie fatte a scuola possono essere superate da documenti digitali da scambiare nel gruppo di classe e da avere così sempre a disposizione. Questo modus operandi ha effetti molto positivi sull'apprendimento stesso in quanto i giovani riescono a reperire con maggiore facilità ciò di cui hanno bisogno, possono approfondire un tema a casa senza temere d'aver tralasciato qualcosa.

L'e-learning via Whatsapp nel Metaverso

Vivere nel Metaverso significa avventurarsi in una esperienza in cui il digitale la fa da padrone. E' in quest'ottica che anche la formazione deve proiettarsi per garantire sempre più una esperienza fatta di arricchimento personale che sia realistica, concreta anche se in una modalità a distanza. Il Metaverso si pone come mondo ideale per coltivare una nuova esperienza educativa. E' possibile pensare che docenti e studenti si incontreranno in uno spazio virtuale e non più nelle aule come accade attualmente. Prepararsi a questi cambiamenti facendo uso di supporti social è un primo passo verso il lancio nel prossimo futuro.

Perché scegliere proprio Whatsapp

Tornando allo studio condotto dall'ESI-PGIMSR, ESIC Medical College & Hospital, i ricercatori sostengono che WhatsApp presenti più vantaggi rispetto ad altri strumenti tecnologici utilizzati nel sistema educativo. Parliamo di basso costo, semplicità, accessibilità, efficienza e abitudine. Fino a poco tempo fa non esisteva uno strumento tecnologico che fosse utilizzato in modo così naturale da adulti e studenti di tutte le fasce d'età. Gli studenti coinvolti nella ricerca hanno definito Whatsapp come una "piattaforma transnazionale di comunicazione" in cui possono esprimersi liberamente in un ambiente non ristretto, eliminando così i vincoli di scarsa partecipazione caratteristici delle lezioni. Secondo i dati l'82% degli studenti era ansioso di pubblicare video, audio, testi sulle proprie difficoltà e imparava anche dai post degli altri.

Conclusioni

Anche se non vi è alcuna differenza significativa tra l'acquisizione di conoscenze via Whatsapp o attraverso lezioni didattiche, i vantaggi (tecnici, educativi o didattici) superano gli svantaggi. Il materiale resta praticamente per sempre mettendo nero su bianco quell'apprendimento permanente di cui tanto si parla.

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