Corsi online: no alla noia!
Un corso noioso equivale a un corso poco coinvolgente ed efficace. Con un po’ di inventiva è possibile progettare un percorso formativo sia istruttivo che piacevole.
Ammettiamolo. A volte, i corsi online possono essere noiosi. Contenuti poco centrati e poca interattività possono essere alcuni motivi dello scarso coinvolgimento dei corsisti. Spesso, infatti, si tende a proporre e riproporre sempre lo stesso modello di corso preconfezionato. La noia, si sa, non è amica dell’apprendimento. Per questo, ecco alcuni consigli per non dare il tempo ai corsisti di sbadigliare davanti allo schermo:
1. Che la sfida abbia inizio
Spesso i quiz, soprattutto quelli finali, sono piuttosto ripetitivi. Lo studente già sa cosa lo aspetta. Perché non sconvolgere l’ordine e mettere un quiz all’inizio? Per esempio, se si tratta di un corso online aziendale, potresti proporre un test per sapere se il dipendente ricorda le informazioni dell’anno precedente: se il risultato è positivo, potrebbe saltare alcune sezioni del corso (salvo obbligatorietà)! Nel caso di altri percorsi di formazione, invece, il quiz iniziale può permettere di ricevere bonus o di sbloccare elementi che permettono di ricevere informazioni aggiuntive, come curiosità e aneddoti sulla tematica del corso.
2. Fare pratica nella “vita reale”
Quante volte a scuola ci siamo chiesti “a cosa serve studiare questo argomento?”. Non lasciamo che gli studenti del nostro corso online si facciano la stessa domanda! Per questo, è indispensabile che i corsisti possano anche usufruire della parte più pratica del corso. Come li aiuterà questo percorso di formazione nella vita reale? A seconda della tematica, si potranno fare simulazioni, richiedere di realizzare un video, risolvere un problema o optare per un corso e-learning basato sullo scenario.
3. Aggiungi un po’ di mistero
Per evitare la noia, perché non aggiungere un po’ di mistero al corso? Inserisci piccoli test, giochi o lascia un po’ di suspense. Alcuni dei contenuti, oltre a permettere l’apprendimento devono anche stuzzicare la curiosità dei corsisti, magari lasciandoli con il fiato sospeso fino all’ultimo prima di dare una risposta a un interrogativo interessante.
4. Video, da strumento passivo ad attivo
I video sono uno strumento utile e per questo sono ampiamente utilizzati nelle piattaforme eLearning. Tuttavia, proprio come altri tipi di contenuti permettono solamente l’ascolto passivo. Perché non renderli interattivi? Grazie a strumenti speciali (i cosiddetti “overlay”) i progettisti possono aggiungere pulsanti, scritte o altri elementi che permettono ai corsisti di interagire direttamente con il video.
5. Variare il tipo di feedback
Già abbiamo parlato dell’importanza del feedback in articoli come questo o questo. Anche il modo di fornire una valutazione agli studenti può diventare più attraente: prova a utilizzare nuove modalità in base al target del corso. I test possono essere un’ulteriore occasione di insegnamento, ad esempio offrendo consigli pratici. Puoi anche creare un “feedback cumulativo” che mostri allo studente il suo andamento durante le diverse lezioni. Non dimenticare, infine, l’importanza della grafica: colori, immagini o simboli possono aiutare a rendere meno scontato il momento della ricezione del feedback.
Articolo tratto da eLearningLearning
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