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Come curare l’audio dei tuoi corsi eLearning

Quando si crea un corso online, si tende a curare molto la parte grafica e a sottovalutare la componente audio. Scopri come registrare flussi audio di qualità.

Quando realizziamo corsi in modalità eLearning tendiamo a curare molto di più la parte grafica, spesso sottovalutando la componente audio.

Per questo motivo, all’interno di questo articolo, ti spiegherò perché è importante andare oltre l’aspetto visivo, alla ricerca del risultato non soltanto estetico ma, soprattutto, acustico. 

Anche l’orecchio vuole la sua parte

Troppo spesso succede che i creatori di contenuti multimediali si “accontentino” di un risultato decente in termini di qualità del sonoro, spesso e volentieri impostando una bassa qualità della conversione audio sui propri corsi.

Questo è decisamente un errore! Sembrerà banale ribadirlo ma, in un prodotto audiovisivo, audio e video hanno uguale importanza ed è importante saperli bilanciare.

Dobbiamo quindi far attenzione alle nostre produzioni, dando necessariamente un certo valore allaudio e cercando di portare a casa il migliore risultato possibile.

Con la crescita dello smartworking e del telelavoro, le persone hanno iniziato ad investire su strumenti sofisticati o di buona qualità per isolarsi dall’ambiente casalingo e focalizzarsi sulle proprie attività al computer.

Per questo motivo abbiamo visto una particolare crescita nell’acquisto di monitor e computer portatili ma, sopratutto, di dispositivi come cuffie e auricolari, wireless e con filo.

Le recenti cuffie in vendita sul mercato, anche quelle più economiche, permettono di avere una particolare qualità del suono, cosa che in passato non avveniva se non si spendeva qualche soldino in più per accaparrarsi un prodotto di altissima qualità.

Con l’arrivo di device wireless, utili anche per ascoltare la musica sui propri smartphone, si è iniziato ad investire anche cifre superiori ai cento euro per l’acquisto di device come cuffie e auricolari, maturando un mercato di persone che ha nettamente aumentato la propria capacità di ascolto e il proprio gusto rispetto a qualche anno fa.

In sintesi, molto più spesso, ti capiterà di notare o ti faranno notare che l’audio dei tuoi corsi non è ben bilanciato nel volume, va spesso in saturazione (gracchia) o non ha la qualità adatta a un prodotto professionale.

Il motivo va così ricercato a monte e non a valle: non sono le cuffie ad avere un’ottima qualità ma, molto probabilmente, il nostro audio è stato registrato o montato non correttamente.

Per ovviare a questo problema è innanzitutto necessario dividere l’argomento in due macrocategorie: registrazione ed editing audio.

In questo articolo ci dedicheremo alla fase di registrazione.

Registrazione dell’audio in studio o all’aperto

Se non sei soddisfatto dell’audio delle tue produzioni eLearning, il motivo va dunque ricercato nel tuo comportamento a monte.

Quando si tratta di registrare un flusso audio (soprattutto quando registri un’intervista per il tuo corso in modalità eLearning) bisogna fare attenzione a tre elementi fondamentali: qualità della registrazione, ambiente e, soprattutto, strumenti utilizzati per registrare.

Quando registriamo unintervista allaperto, utilizzando il microfono integrato della nostra fotocamera (o, peggio, con il microfono dello smartphone a elevata distanza dal soggetto!), in una ventilata giornata autunnale, porterai a casa, 9 volte su 10, un risultato pessimo.

Ti consiglio perciò di dotarti di almeno 4 strumenti per registrare correttamente il flusso audio per i tuoi corsi in modalità eLearning.

1. MICROFONO

Non sottovalutare lacquisto di un microfono professionale o semiprofessionale. Ciò vale sia per un microfono da collegare al computer, sia per un microfono da associare al tuo strumento di ripresa video, esistono ottimi microfoni esterni anche per smartphone!

Esistono microfoni per tutte le tasche ma, a mio avviso, dovrete dotarvi di:

  • un microfono da studio Dinamico per Broadcast a cardiode con sistema antishock e filtro antipop (per evitare che tutte le “p” e le “b” rovinino la vostra registrazione. Ne esistono di diversi tipi in commercio, il mio consiglio è di acquistarne uno usb per evitare l’acquisto di un mixer e di una scheda audio da collegare al PC o al Mac;
  • un microfono Direzionale per Fotocamere DSLR e Videocamere “a fucile” che ti permetterà di ottenere registrazioni audio chiare e a fuoco verso il soggetto. Questo microfono si attacca sull’attacco della fotocamera, non ha batterie e ha, solitamente, sistemi che evitano rumori da “movimento” della fotocamera;
  • un microfono lavalier ovvero la famosa “pulce” da collegare al vostro smartphone o ad un registratore in grado di registrare il flusso audio sia con il cavo che in maniera wireless. Anche in questo caso esistono prodotti per tutte le tasche ma, il mio consiglio, è di adottare prodotti con il buon vecchio cavo: non potrete controllare continuamente il collegamento del vostro microfono e, con la modalità wireless, potrete facilmente perdere la connessione e buttare via minuti (se non ore!) di registrazione.

Un microfono professionale o semiprofessionale è dunque un vero e proprio must have per garantirti un lavoro di qualità e con una maggiore fedeltà del suono. 

2. REGISTRATORE

Il mercato audiovisivo è ricco di registratori di diversi tipi, ma la scelta ricade sempre su quelli più popolari tra video maker e produttori di contenuti.

Ti basterà una ricerca su Google per scoprire quelli più quotati e, con rapide impostazioni, sarai in grado di utilizzare uno di questi registratori in grado di dare una bella spinta alla tua produzione di contenuti per corsi in modalità eLearning.

Io, ad esempio, tendo ad utilizzare un registratore come prima scelta per la registrazione di un flusso audio

In particolare, ne possiedo due che ti consiglio:

  • Un registratore di piccole dimensioni con un uno o, al massimo, due ingressi e un’uscita per le cuffie. Questo registratore è davvero comodo da tenere in tasca per controllare l’audio o, come spesso faccio, puoi affidarlo al tuo intervistato che lo terrà sulla scrivania o in tasca durante l’intervista. Questo genere di registratori è davvero semplice da usare: imposti il formato (mp3 o wav), premi il tasto rec e stai già registrando.
  • Se sei interessato a registrare più flussi audio e vuoi una registrazione multitraccia, il mio consiglio è di recuperare un mixer con registratore integrato. Esistono diverse soluzioni sul mercato e ti consentiranno di registrare più soggetti contemporaneamente. Questi prodotti funzionano di solito anche come scheda audio, quindi puoi associarli a un microfono ad uscita XLR da utilizzare in studio o in mobilità.

3. DEADCAT O WINDSHIEL

Quando si tratta di girare video in esterna, non puoi fare a meno di questi due accessori per registrare un audio di qualità, senza fruscii o rumori dovuti alle vibrazioni e al troppo movimento.

Senza entrare troppo nei tecnicismi (il web è davvero pieno di informazioni dettagliate, soprattutto in caso di acquisto), il Deadcat è un filtro anti-vento che viene progettato e costruito per ridurre il rumore in caso di registrazione. Stai registrando un video nel quale il tuo esperto in prodotti ittici ti racconta la pesca a strascico direttamente sul peschereccio? Ti conviene montare un deadcat sul tuo microfono, un prodotto realizzato con una parte in pelo artificiale (sembra proprio un felino) che permette al vento di scivolare lungo la sua superficie evitando di registrare picchi audio indesiderati.

Quando parliamo di windshiel, invece, si tratta di un accessorio utilizzato per microfoni a fucile di lunghezza massima di 325mm che consente una riduzione dei rumori causati da vento e da spostamento del microfono durante lutilizzo.

Si tratta di una soluzione professionale da associare ad asta telescopica per raggiungere attori o intervistati che si trovano lontano dalla telecamera.

4. CAVI DI BUONA QUALITÀ

Hai già acquistato un bel po’ di materiale per le tue registrazioni ma, forse, hai dimenticato di acquistare un cavo di buona qualità!

L’acquisto di un cavo professionale o semi professionale può fare la differenza nella tua ripresa audio.

Molto spesso, quando ascoltiamo “salti” o disturbi nella registrazione, ciò è dovuto probabilmente a un cavo difettoso o di bassa qualità. Per non parlare di quelli a buon mercato, acquistati nel negozietto che vende un po’ di tutto per l’elettronica e la casa.

È davvero importante dotarsi di un bel po’ di cavi da portare in una borsa o valigia dedicata agli accessori audio. Fai molta attenzione alla cura di questi strumenti! Tendono a danneggiarsi molto rapidamente se piegati o stressati troppo.

Se hai adottato tutte queste piccole accortezze di base ma il tuo audio non convince ancora te stesso o i tuoi clienti, probabilmente il problema è in fase di editing.

Seguiranno ulteriori consigli per la fase di montaggio dei tuoi contenuti per corsi in modalità eLearning.


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