Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Come trasformare la formazione tradizionale in eLearning interattivo

Ecco tutti i passi da attuare per trasformare i contenuti della didattica tradizionale in materiali efficaci per un e-learning coinvolgente

La formazione online è diventata un aspetto importante dell’apprendimento, sia nelle scuole, che negli ambienti lavorativi. Per questo, l’e-learning si è guadagnato un posto di primo piano nel panorama didattico, tanto da rappresentare anche una valida alternativa ai corsi in presenza. I vantaggi che presenta la possibilità di seguire una lezione da remoto, infatti, sono molteplici: dall’accessibilità, alla flessibilità, fino al vantaggio economico che la mancanza di spostamento comporta. Ma per fare in modo che la formazione digitale risulti efficace, il creatore del corso o della lezione non può semplicemente trasferire online i contenuti già precedentemente utilizzati e pensati per una didattica in aula.

Dall’aula al digitale

La tecnologia ha rivoluzionato il mondo, modificando la maggior parte degli aspetti della quotidianità, le relazioni e i rapporti spaziali e temporali. Con la pandemia di Covid-19, poi, il digitale è entrato nella vita di ogni lavoratore e di ogni studente, che a causa del lockdown sono stati costretti a rimanere a casa e svolgere le proprie attività dal retro di uno schermo. Così, anche il mondo dell’istruzione ha spinta in avanti verso l’e-learning, che ha spostato il luogo predominante della formazione dall’aula al digitale.

Per accedere all’e-learning basta possedere una connessione internet e un supporto digitale adatto, ma organizzare una lezione o un corso online non è un procedimento scontato. Non è sufficiente, infatti, trasferire i contenuti utilizzati in classe nel mondo virtuale, senza apportare alcuna modifica. Se venisse utilizzato questo approccio, infatti, potrebbe non essere completamente efficace e lasciare gli studenti insoddisfatti della loro esperienza di apprendimento. È quindi necessario trasformare i contenuti utilizzati in aula in esperienze digitali coinvolgenti.

Per passare dall’aula al digitale è prima di tutto necessario organizzare correttamente il corso, dividendolo in blocchi e poi in lezioni, ognuna basata sulla precedente: seguendo il percorso prestabilito lo studente potrà raggiungere gli obiettivi stabiliti. Perché l’e-learning abbia successo, inoltre, non è sufficiente strutturare un corso “click-next”, in cui l’utente passa semplicemente da un contenuto all’altro. Fondamentale, infatti, è rendere l’apprendimento interattivo, così da permettere agli studenti di verificare e consolidare le conoscenze apprese con lo studio.

Infine, non è detto che tutti i contenuti utilizzati in aula in presenza possano essere convertiti in e-learning: alcuni argomenti vengono trasmessi in modo maggiormente efficace solamente se vengono affrontati in aula e la componente online annullerebbe la loro efficacia.

I 5 step per trasformare i materiali tradizionali in contenuti interattivi per l'eLearning

Per passare dall’aula al digitale, trasformando i contenuti già esistenti e utilizzati nella formazione tradizionale, è possibile seguire 5 step:

  1. Analizzare i contenuti già presenti. La prima cosa da fare, quando si decide di trasferire dei contenuti dall’aula al digitale è quella di capire quali siano le informazioni più rilevanti per il corso online, che vale la pena di riutilizzare. Per poter raggiungere questo obiettivo, è necessario fare un inventario del materiale, che permetta di stabilire quanti e quali contenuti siano già presenti. A questo punto, tenendo conto anche delle tipologie di informazioni, che possono essere sotto forma di testo, video o audio, è possibile capire quali sono i materiali da poter riutilizzare anche sul web.
  2. Definire gli obiettivi di apprendimento. Questo step è utile per poter definire, successivamente, cosa includere o escludere dai contenuti digitali. In base agli obiettivi stabiliti per il corso, infatti, si potrà decidere quali siano i contenuti più consoni da poter trasformare in lezioni digitali.
  3. Identificare il formato del corso e-learning. Una formazione digitale può richiedere un formato più basilare, mentre un’altra potrebbe necessitare di percorsi più avanzati e interattivi, con una varietà di approcci e contenuti di diverso tipo da proporre. In particolare, è possibile scegliere tra tre principali formati di corsi e-learning:
    • Apprendimento sincrono, che avviene nello stesso momento per tutti gli utilizzatori dell’e-learning, tramite l’utilizzo classi virtuali;
    • Apprendimento asincrono, di cui l’utente può usufruire in qualsiasi momento. Si tratta di videolezioni o contenuti multimediali fruibili in piena libertà da parte dell’utente, che può decidere quando e da che luogo accedere alla lezione;
    • Apprendimento blended: è una combinazione della formazione sincrona e asincrona, con alcune lezioni che possono essere seguite in modo autonomo e altre che è necessario seguire nel momento in cui vengono proposte.
  1. Pianificare il corso, per capire quali contenuti già utilizzati in aula mantenere e quali scartare. La pianificazione consente anche di creare, partendo da lezioni esistenti, delle esperienze e-learning costruttive, interattive ed efficaci per gli studenti.
  2. Sviluppo del corso. È l’ultima fase e consiste nella vera e propria creazione del corso, con il passaggio dai contenuti tradizionali in contenuti digitali, che vengono adattati alle esigenze e agli obiettivi delle lezioni.

L’evoluzione dei contenuti

La formazione si è evoluta, uscendo dall’aula e diventando digitale. Ma non solo. Anche l’e-learning, infatti, cambia continuamente volto, in base alle nuove tecnologie e i vari approcci proposti, e i contenuti precedentemente sviluppati diventano obsoleti. In questi casi, è necessario convertire materiali didattici obsoleti in nuovi contenuti e-learning coinvolgenti.

La trasformazione dei contenuti deve puntare a migliorare i seguenti aspetti:

  1. Adattamento alle esigenze dell’utente. Le giornate lavorative degli utenti sono sempre più piene di attività, che spesso impediscono loro di ritagliarsi il tempo necessario da dedicare all’apprendimento. Nella rivalutazione dei contenuti obsoleti è bene tenere presente la necessità di un apprendimento più flessibile, che permetta agli studenti di svolgere le lezioni in viaggio o nelle pause giornaliere. Per farlo, si possono riutilizzare contenuti precedenti basati su testi lunghi, suddividendoli in pillole di microlearning, che possono essere consultate in breve tempo. Il corso, inoltre, deve essere pensato anche per i supporti mobile, che permettono all’utente di avere accesso all’apprendimento in qualsiasi momento della giornata.
  2. Migliorare la fidelizzazione, tramite un apprendimento basato su scenari. Tradizionalmente, l’e-learning faceva affidamento su quiz, valutazioni a scelta multipla o test di riempimento che, seppure risultino utili ancora oggi, necessitano dell’affiancamento di altri approcci, più coinvolgenti per i nuovi studenti, che li facciano sentire a proprio agio e propensi a continuare nel percorso. In questo senso, può essere utile inserire gli obiettivi di apprendimento all’interno di scenari, in cui lo studente può ritrovarsi. Utilizzare scenari per inserire quiz e test aiuta a coinvolgere lo studente nell’apprendimento e nella memorizzazione.
  3. Facilitare l’applicazione dell’apprendimento già acquisito, tramite la produzione di contenuti didattici dinamici e interattivi, per creare un’esperienza più ampia e coinvolgente. L’interattività permette agli studenti di esercitarsi continuamente sul proprio dispositivo, dopo la fine di una lezione o di un blocco, dando immediata applicazione alle conoscenze appena apprese. L’uso di pillole di microlearning può essere utile per offrire un percorso di apprendimento che combini la formazione teorica, la parte pratica, le applicazioni a scenari reali e la verifica delle competenze. Infatti, lo studente può assistere a una breve lezione teorica, che può essere fornita con diverse modalità (testo, video, audio o altro), dopodiché può essere inserita nel corso una breve esercitazione, che permetta di applicare subito le conoscenze appena apprese. Infine, lo studente può passare alla valutazione sulla micro-lezione appena portata a termine. Questo approccio consente allo studente non solo di apprendere, ma anche di applicare immediatamente le conoscenze.
  4. Raggiungere alti livelli di trasferimento dell’apprendimento in competenze. L’obiettivo principale della formazione è quello di garantire che l’apprendimento si trasformi in competenze e comportamenti che possono essere applicati sul luogo di lavoro. I contenuti in sé possono garantire la formazione, ma non l’applicabilità da parte degli studenti dei concetti acquisiti. Per questo, può essere utile utilizzare la strategia della simulazione, che permette agli studenti di essere messo di fronte alla necessità di prendere delle decisioni. È possibile usare contenuti di e-learning già esistenti, come scenari e casi di studio, e convertirli in esperienze decisionali interattive, che si basano su reali situazioni lavorative, già avvenute e passate o potenziali. Può essere utile anche prendere in considerazione il passaggio a contenuti e-learning più interattivi, con approcci esperienziali. Una modalità può essere l’utilizzo della tecnica ludica, tramite giochi virtuali o storie su cui basare l’apprendimento.


Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla newsletter e ricevi le notizie settimanali!

Iscriviti alla Newsletter

Commenti:

Nessun commento è ancora presente. Scrivi tu il primo commento a questo articolo!

Pubblica un commento

Utente:
E-Mail (solo per ricevere le risposte)
Inserisci il tuo commento: