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eLearning ed ESG: i perché di una simbiosi

In che modo l’eLearning aiuta le aziende a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance?

I criteri ESG sono un elemento essenziale e distintivo per la gestione di imprese efficienti e moderne. Il rispetto dell’ambiente e della società passa anche dalla formazione aziendale, somministrata a tutti i livelli, dal Consiglio di amministrazione e l’alta dirigenza al personale in prima linea. L’eLearning è il miglior strumento per questo obiettivo.

L’organizzazione aziendale e i criteri ESG

Negli ultimi anni le imprese maggiori hanno sviluppato una crescente sensibilità che supera il normale ambito economico. Fornire prodotti o servizi innovativi, impegnarsi nello sviluppo continuo di tecnologie e soluzioni innovative, controllare i costi ed esplorare nuove nicchie di mercato è importante ma non basta. L’accettazione sociale è un requisito importante, soprattutto per quelle imprese che vogliano estendersi oltre il loro ambito di origine. Essere presenti in più mercati significa rispettare le regole di ciascuna società che li esprime: in un mondo iperconnesso, un passo falso in un Paese si può riversare e ripercuotere sugli altri.

Ad orientare la gestione dell’impresa, i criteri ESG forniscono le linee guida che permettono di valutare le decisioni aziendali in una serie di ambiti che compongono la società in cui l’impresa agisce. L’idea di fondo dei criteri ESG è quella di ridurre e idealmente azzerare le esternalità negative connaturate alla gestione di impresa. Ben inteso, obiettivo principale dell’impresa resta la creazione di valore nel lungo periodo e per fare questo, rimane essenzialmente in essere il compito di fornire valore al mercato tramite prodotti o servizi che competano sul prezzo, sulla qualità o su un mix dei due. Il punto è che, per perseguire questo obiettivo, ogni attività economica è chiamata a rendere conto delle risorse collettive che utilizza e del modo in cui gestisce risorse e persone.

Questo cambiamento, che punta a riconoscere e preservare l’importanza delle risorse e dei valori collettivi, è tanto più efficace quanto più è diffuso: è vero che quelle imprese che meglio rispondano ai criteri ESG possono fregiarsi di un vantaggio competitivo, ma il vero impatto lo si ottiene se il rispetto di queste linee guida diventa ubiquo. È proprio questa esigenza che permette di collegare al meglio i criteri ESG con la formazione eLearning: per essere adottati al meglio, questi criteri devono essere compresi e condivisi da ogni membro del team aziendale.

Gli ESG nel dettaglio

Detto della loro importanza, resta da chiarire cosa sono i criteri ESG. L’acronimo è la sintesi di Environment, Social e Governance, tre aspetti concentrici su cui valutare l’azienda e il suo operato.

Ovvero Ambiente, inteso come natura, ecosistema, risorse naturali e protezione delle specie viventi; Sociale, inteso come rispetto delle persone e della società in genere. Governance, ovvero responsabilità gestionale e correttezza amministrativa dell’impresa. L’idea di fondo è che una buona impresa è quella che agisce secondo principi etici che le impongono non solo il rispetto delle leggi dei Paesi in cui opera, ma anche delle comunità umane con le quali interagisce e dell’ambiente nella sua definizione più ampia. A poco vale rispettare formalmente le leggi se queste trascurano discriminazioni o sfruttamenti, come anche, mostrare equità di trattamento di collaboratori e clienti se l’impatto ambientale è nocivo.  

I criteri ambientali

I criteri di responsabilità ambientale sono volti ad affrontare le questioni connesse al cambiamento climatico, all’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, all’emissione di sostanze inquinanti, alla conservazione delle risorse naturali e al trattamento degli animali. Questi criteri aiutano anche a valutare i rischi e l’impatto degli eventi negativi nella gestione aziendale. Una checklist per verificare il rispetto dei criteri ambientali potrebbe comprendere domande quali:

  • L’impresa si è dotata di una politica ambientale con impegni chiari?
  • La politica ambientale è approvata dalla direzione e dal Consiglio di amministrazione?
  • L’impresa ha formato i dipendenti e l’alta dirigenza per definire e attuare le politiche ambientali?
  • Le politiche ambientali sono costantemente rivedute e migliorate?
  • Esistono procedure per rispondere alle emergenze ambientali?

La checklist dovrebbe poi entrare nello specifico delle azioni e delle politiche da adottare, dalle attività che possano impattare il cambiamento climatico alle emissioni che possano contribuire all’inquinamento atmosferico o rilasciare sostanze tossiche o pericolose, alla gestione dei cicli di produzione che comprendano lo smaltimento dei rifiuti al rispetto delle normative più aggiornate

I criteri sociali

I criteri di responsabilità sociale riguardano tanto il gruppo di persone all’interno dell’impresa quanto quello al suo esterno. Il punto è assicurare che la gestione aziendale sia impostata verso il rispetto di ogni soggetto che possa avere un legittimo interesse nell’attività dell’impresa. Quello che in inglese viene espresso come stakeholders va inteso in senso ampio: sono portatori di interessi non soltanto i lavoratori ma anche i clienti e le persone in genere. Le linee guida di una politica di responsabilità sociale spaziano dalla sicurezza e dalla salute dei collaboratori, al rispetto delle diversità in tutte le fasi del rapporto di collaborazione, dalle pari opportunità di assunzione, di carriera a quelle di mansione e di remunerazione. I criteri etici adottati dovrebbero essere anche rispettati al di fuori dell’azienda, promuovendo inclusione e rappresentazione anche tra i clienti e garantendo la giustizia sociale della comunità in genere.

Una checklist sui criteri di rispetto sociale potrebbe comprendere questi interrogativi:

  • Quali azioni sono adottate per garantire la salute e la sicurezza sul posto di lavoro?
  • Questa politica ha il supporto di dirigenti e Consiglio di amministrazione?
  • Sono stati formati dipendenti e alta dirigenza per seguire i dettami della politica di sicurezza?
  • Sono valutati periodicamente i rischi e le procedure per il loro controllo?
  • Sono stati definite adeguate procedure di emergenza?
  • Sono state adottate politiche e criteri per il rispetto delle diversità e la prevenzione delle discriminazioni?
  • È promossa una collaborazione positiva tra l’impresa e la comunità in cui è situata?

I criteri di governance

I criteri di governance richiedono che l’impresa sia dotata di metodi di gestione trasparenti e verificabili. Ad esempio, adottare criteri contabili certificati permette di controllare l’operato dell’impresa e impedire che il mancato rispetto di uno qualunque dei punti sopra descritti sia di difficile individuazione. I criteri di governance potrebbero sembrare i meno chiari di tutti i principi ESG a prima vista. Tuttavia, questi, se adottati correttamente, permettono di individuare potenziali conflitti di interesse, inefficienze o veri e propri illeciti. Questi criteri spaziano dall’adeguata composizione, indipendenza e responsabilità dell’alta dirigenza; la presenza e condivisione di criteri etici e codici di condotta; la predisposizione di pratiche e procedure ESG; la gestione della catena logistica; la gestione dei dati e della privacy.

Una checklist sui criteri di governance potrebbe comprendere le seguenti domande:

  • Il consiglio di amministrazione è abbastanza diversificato e inclusivo?
  • Ci sono conflitti di interesse nel consiglio di amministrazione?
  • La remunerazione dei dirigenti è coerente con il codice etico e i valori dell’azienda?
  • Esiste un comitato che promuova il rispetto dei criteri ESG?
  • I criteri contabili permettono di verificare il rispetto dei criteri ESG?
  • Il codice etico è costantemente rivisto e aggiornato?
  • L’azienda rispetta i diritti umani in ogni Paese?
  • Esistono sistemi di misurazione dei risultati ottenuti in ambito ESG?

L’eLearning e i criteri ESG

Come si può vedere, i criteri ESG e le azioni, le procedure e i principi di gestione aziendale che comportano, coinvolgono l’impresa a tutti i livelli. Da un lato sono necessari consapevolezza e coinvolgimento del Consiglio di amministrazione e dell’alta dirigenza: a questi spetta il compito di promuovere l’adozione e sorvegliare il rispetto e i progressi nella gestione in accordo con i principi ESG. Dall’altro, politiche e procedure devono trasformarsi in azioni concrete, che modifichino o sostituiscano la normale gestione aziendale: questo compito spetta al management di linea e ai collaboratori, chiamati ad applicare i criteri nel quotidiano. È impensabile considerare i criteri ESG senza un’adeguata formazione.

Dal semplice elenco di domande sopra presentato si può facilmente osservare come la gamma di corsi per assicurare il rispetto dei criteri ESG è molto ampia: si va dai corsi per la sicurezza e la gestione delle emergenze, a quelli sulla valutazione dei rischi; dalla formazione sulla collaborazione aziendale alla gestione dei conflitti; dalla rendicontazione contabile alla formazione sulla normativa in materia. Per certi versi, i criteri ESG sono abbastanza pervasivi da collegarsi alla maggior parte dei corsi di formazione che possano essere forniti in azienda. È naturale allora il collegamento tra criteri ESG ed eLearning, secondo il passaggio ESG-formazione, formazione-eLearning: i criteri ESG implicano la formazione e la migliore somministrazione possibile per la formazione è l’eLearning.

In che modo questo rapporto può essere reciprocamente vantaggioso?

Tramite il ricorso all’eLearning, un impresa può accedere alle competenze di esperti nelle diverse materie richieste dai criteri ESG. E può fare questo con la comodità di poter accedere a contenuti ready-to-use, senza la necessità di dover prenotare corsi ed eventi. Il lavoro congiunto di Subject Matter Experts e di Instructional Designer permette poi di erogare il corso adattandone contenuti e approfondimento a seconda del target: il responsabile di produzione, l’impiegato delle risorse umane o il venditore avranno diverse esigenze di approfondimento quando dovranno seguire un corso sull’analisi dei rischi ambientali, ad esempio. Differenziare un corso con moduli separabili permette di fornire a ciascuno il contenuto adeguato.

Il beneficio è anche inverso. Così come l’eLearning è il formato più congeniale per promuovere l’adozione dei criteri ESG in azienda, anche questi sono una motivazione valida per il ricorso alla formazione in eLearning: non solo la gamma di corsi richiesti lo prova, ma anche la necessità di un aggiornamento continuo delle procedure e delle verifiche spinge a questa simbiosi.  

In sintesi

Il rispetto dei criteri ESG non è solo una possibile componente del vantaggio competitivo di un’impresa, ma anche un modo per assicurare un miglior bilanciamento tra questa e l’ambiente sociale e naturale in cui opera. I criteri si ramificano in una serie di punti che una checklist adeguata deve verificare. Solo con la sua revisione continua un’impresa può essere sicura di raggiungere e mantenere il rispetto di questi criteri.

La formazione continua, e l’eLearning come sua forma più avanzata, possono favorire questo compito. Il rapporto tra eLearning e criteri ESG, se adottato con lo spirito giusto, può portare a un ciclo virtuoso per le aziende.


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