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Tutte le parole dell’eLearning: i termini che devi conoscere

Un vocabolario con i termini legati al mondo dell’eLearning: ecco come usare le parole giuste in un corso online.

Il mondo della formazione è in continua evoluzione, tra nuove modalità di insegnamento e diverse metodologie di apprendimento. Negli ultimi decenni, poi, alla tradizionale formazione in aula, si è affiancata quella digitale, che permette all’utente di partecipare ai corsi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Inoltre, i formatori hanno abbandonato sempre più frequentemente le classiche lezioni frontali per far spazio ad un apprendimento in cui lo studente diventa protagonista.

Per garantire una formazione più inclusiva, interattiva e coinvolgente, in grado di diminuire barriere fisiche e aumentare l’accessibilità dei corsi, l’eLearning ha svolto e svolge ancora oggi un ruolo fondamentale. I corsi online, infatti, permettono agli studenti di connettersi anche da casa propria, alle persone con disabilità di non doversi preoccupare di ostacoli fisici e ai vari utenti di sentirsi parte integrante del processo di apprendimento, grazie alle diverse strategie di partecipazione e coinvolgimento, sempre più importanti nell’apprendimento.


Il gergo dell’eLearning

L’arrivo dell’eLearning ha introdotto, in campo formativo, una serie di termini prima sconosciuti o utilizzati con altre accezioni, tanto che si è venuto a creare un vero e proprio gergo specifico, che circonda la formazione digitale e i corsi online.

Da un lato, questo è il risultato di una sempre maggiore specificità e diffusione dell’eLearning, che ha richiesto l’introduzione di parole apposite per indicare le diverse modalità di apprendimento, gli strumenti utilizzati nella formazione digitale o mista e le diverse figure che gravitano intorno a questo mondo.

D’altra parte, però, l’introduzione di questo gergo specifico potrebbe mettere in difficoltà molti possibili utenti dei corsi online, magari già poco avvezzi alle nuove tecnologie. In questo caso, un gergo eccessivamente tecnico potrebbe essere controproducente e portare gli studenti ad abbandonare la piattaforma o il corso, se ricchi di parole nuove e di difficile comprensione.


Tutti i termini dell’eLearning

Per districarsi tra le principali parole legate al mondo dell’apprendimento digitale, può essere utile una guida, una sorta di vocabolario dell’eLearning, che possa essere utile sia ai formatori, che ai creatori dei corsi online, che agli utenti. I termini e le sigle più usate in un corso online sono principalmente le seguenti:

  1. eLearning: indica una modalità di apprendimento che si basa sull’utilizzo di nuove tecnologie per facilitare l’accesso alla formazione.
  2. LMS: ovvero il sistema di gestione dell’apprendimento (learning management system) è la piattaforma che permette l’erogazione, il monitoraggio e la gestione dei corsi didattici e dei programmi di formazione online.
  3. Progettazione Didattica: indica l’elaborazione e la strutturazione dei dispositivi multimediali e dei contenuti utili per la formazione. Nel caso dell’eLearning, essa deve tener conto della necessità di una connessione Internet e dello sviluppo di attività basate su una piattaforma LMS. La progettazione, inoltre, deve prevedere l’interattività dei corsi, il coinvolgimento dell’utente, e la modularità, che consiste nell’organizzare i contenuti in moduli specifici, tra cui lo studente può scegliere, a seconda degli obiettivi che si è posto. Inoltre, le lezioni devono essere facilmente reperibili e l’utente deve potervi accedere in modo facile e veloce. La progettazione di un’aula virtuale richiede impegno e precisione, per evitare che l’intero corso risulti inefficace a causa delle modalità di accesso e di divulgazione delle lezioni.
  4. Apprendimento sincrono: si tratta di una modalità di apprendimento offerta dall’eLearning. In questo caso, l’utente può decidere di accedere da remoto alla lezione che si sta tenendo dal vivo. In questo caso, l’aspetto della classe sembrerà quello tipico dell’apprendimento tradizionale, a cui però lo studente può partecipare restando a casa.
  5. Apprendimento asincrono: è la seconda modalità di apprendimento offerta dall’eLearning, che prevede la possibilità da parte dell’utente di partecipare al corso online in un momento temporale differente rispetto a quello in cui si sono svolte le lezioni. Si tratta di una formazione non simultanea, perché lo studente può frequentare la lezione in qualsiasi momento.
  6. Microlearning: si tratta di un approccio alla formazione basato su moduli che trattano di singoli argomenti in un tempo limitato. Gli strumenti a disposizione di questa modalità di apprendimento sono diversi: da brevi video e infografiche, fino ad attività interattive, il tutto intervallato da veloci quiz e test. Questo permette agli studenti di tenere alta l’attenzione, permettendo di ridurre il sovraccarico cognitivo e favorendo un maggior coinvolgimento dell’utente: tutti ingredienti che possono portare ad un aumento dell’efficacia di apprendimento.
  7. ROI: la sigla sta ad indicare il ritorno di investimento, ovvero il rapporto tra quanto si è guadagnato e quanto si è investito. In poche parole, il ROI indica l’utile di un’azienda. Ma quando si parla di formazione, questo non coincide mai solamente con i soldi effettivamente ricavati dopo un certo investimento. In questo campo, infatti, il ritorno di investimento deve misurare anche l’efficacia e la qualità delle iniziative di formazione. Ciò significa che il ricavo va mostrato anche in termini di miglioramento della soddisfazione e dell’efficienza del processo di formazione. Leggi anche: “ Come calcolare il ROI nell’elearning?”.
  8. Blended Learning: è un approccio di apprendimento misto, che unisce i metodi di formazione tradizionale in aula a quelli delle lezioni online. In questo modo, apprendimento online e offline si uniscono, per completarsi a vicenda, in un equilibrio vantaggioso per l’apprendimento.
  9. Gamification: con questo termine, in italiano traducibile con “ludicizzazione”, si intende l’inserimento in un corso di formazione di strategie di gioco. Lo scopo è quello di creare un maggiore coinvolgimento degli studenti, inducendoli ad imparare divertendosi e portandoli ad approfondire alcuni concetti senza che sentano il peso dello studio in maniera noiosa. In questo modo, gli studenti possono imparare attraverso elementi ludici, che possono essere applicati a sfide e quiz o che possono costituire una modalità completamente nuova, come giochi a premi o classifiche a punti. Un’altra possibilità è quella di inserire simulazioni all’interno delle lezioni.
  10. Mobile Learning: il termine indica la possibilità di accedere a contenuti di formazione da qualsiasi dispositivo mobile. Si tratta di un particolare tipo di apprendimento, che nasce proprio per essere facilmente fruibile da cellullari e smartphone, così da permettere allo studente di partecipare da qualunque luogo fisico alle lezioni.

L’uso e la comprensione di questi termini permettono agli utenti di sentirsi maggiormente coinvolti nel processo di apprendimento e di comprendere le diverse sfaccettature che l’eLearning può assumere, così da poter poi scegliere la modalità di formazione che più si adatta alle proprie esigenze. Dall’altro lato, il vocabolario dell’eLearning è di fondamentale importanza per gli ideatori della piattaforma e del corso online.


Attenzione a non esagerare

Tutti i termini che abbiamo elencato nel paragrafo precedente sono facilmente ritrovabili sulle piattaforme che propongono corsi online. È importante che chi si occupa della progettazione del corso tenga in considerazione, fin da subito, l’importanza di inserire un gergo specifico all’interno della piattaforma: ogni aspetto ha un proprio nome ed è fondamentale usare i termini corretti per esprimere concetti puntuali e chiari e anche per dare al corso un senso di maggiore efficacia, perché pensato da persone competenti, in grado di districarsi nel grande e complesso vocabolario dell’eLearning.

Non tutti gli utenti, però, conoscono precisamente i termini e i significati che stanno dietro le sigle e le parole dell’eLearning. Per questo, è bene che la piattaforma non risulti un insieme di tecnicismi incomprensibili ai più, ma al contrario possa fornire informazioni chiare attraverso termini specifici. Per riuscire in questo intento possono essere applicate due strategie:

  1. Usa parole specifiche, che si riferiscano propriamente alle metodologie di apprendimento o agli strumenti e tecniche che usi nei tuoi corsi online, ma spiegale sempre.
  2. Non utilizzare troppe sigle, meglio sostituirle con il nome per esteso, o accompagnarle con dei sinonimi. Se vuoi comunque introdurle, di modo che l’utente si abitui al gergo dell’eLearning, specificale sempre tra parentesi qual è il significato, anche italiano, di ogni sigla.


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