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e-Learning in medicina: cosa dicono gli studi medici

La formazione online è sempre più utilizzata in tutti gli ambiti. Ma quali sono gli impatti dei corsi eLearning nell'educazione medica?

L’e-Learning in medicina è una pratica didattica che si è affermata in seguito alla pandemia. I benefici che promette sono apprezzati dagli studenti in diversi Paesi, avanzati e in via di sviluppo. Nel migliore approccio scientifico, questi benefici sono anch’essi oggetto di valutazione da parte della ricerca medica.

Cos’è l’ECM

Rimanere aggiornati è un’esigenza importante per ogni professionista della salute. Con l’espressione “Educazione Continua in Medicina” si indica appunto quel processo di costante revisione che il professionista segue per garantirsi che le competenze e le conoscenze di cui dispone siano al passo coi tempi.

L’ECM è un obbligo deontologico per offrire un servizio di assistenza sanitaria utile ed efficace. Sarebbe un errore pensare che a questo obbligo siano soggetti solo i medici. L’elenco delle professioni sanitarie tenute alla formazione continua è articolato in diverse categorie:

  • Professioni sanitarie
  • Professioni sanitarie infermieristiche
  • Professioni sanitarie ostetriche
  • Professioni tecnico sanitarie
  • Professioni sanitarie della prevenzione
  • Professioni sanitarie della riabilitazione

Ciascuna di queste categorie comprende precise professioni, ognuna regolamentata da specifici riferimenti normativi. Le professioni sanitarie comprendono figure quali la farmacista, il medico chirurgo, l’odontoiatra o la psicologa. A queste si aggiungono quelle infermieristiche, con infermieri e infermieri pediatrici, e quelle delle ostetriche. Nelle professioni tecnico sanitarie sono elencati tutti quei ruoli che supportano nelle analisi diagnostiche e nell’assistenza alla cura come, i tecnici radiologi e i tecnici di laboratorio o gli ortopedici, gli igienisti dentali o le dietologhe. Assistenti sanitari e tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro si prendono cura della prevenzione di infortuni e malattie mentre nella riabilitazione sono presenti figure quali quella del podologo, della fisioterapista o del tecnico della riabilitazione psichiatrica.

Questo elenco non esaustivo permette di capire l’eterogeneità di professioni sanitarie, a cui corrisponde una gamma ampia e organica di nozioni, abilità e competenze da mantenere adeguate alle esigenze di cura e aggiornate secondo le prassi e le scoperte sanitarie più recenti. La formazione continua è una questione troppo delicata e importante per lasciarla alla dedizione dei singoli professionisti, che pure non mancano. A garantire organicità agli obiettivi formativi è stata istituita la Commissione Nazionale per la Formazione Continua che, in accordo con il Ministero della Salute, concorre ad attuare il Programma nazionale di Educazione Continua in Medicina (ECM). Alla Commissione è demandato il compito di definire i crediti formativi, gli indirizzi e l’organizzazione dei programmi e la valutazione delle esperienze formative e dei requisiti di accreditamento delle società scientifiche. I contenuti formativi erogati devono contemplare lo sviluppo di conoscenze tecnico-professionali, il miglioramento delle procedure di produzione sanitaria e l’incremento della sicurezza nei sistemi sanitari.

L’ECM all’estero

La pratica dell’ECM si accorda agli standard internazionali, definiti dalla statunitense International Association for Continuing Education and Training (IACET) e dall’European Accreditation Council of Continuing Medical Education (EACCME), per l’Europa. È grazie all’operato di questi enti che si ha un certo livello di consenso e convergenza verso uno standard comune dei contenuti e di valutazione delle competenze formative acquisite. Standard che trova la sua diffusione anche in altre aree geografiche.

Disporre di standard uniformi presenta indubbi vantaggi perché permette di favorire la diffusione delle competenze e delle conoscenze, oltre che la possibilità di cooperare a livello internazionale.

Questo ha un’ulteriore ricaduta positiva quando si considerano le diverse metodologie con cui è possibile somministrare i contenuti formativi. Questi possono essere fruiti in loco, sottoforma di convegni o seminari; sul campo, nelle strutture mediche; o a distanza, nel formato e-Learning. Quest’ultimo formato ha mostrato i suoi pregi in seguito alla pandemia di Covid-19, quando i corsi in presenza erano sospesi. E che l’e-Learning possa costituire uno strumento utile per migliorare l’accesso alla formazione continua lo confermano le ricerche sulla sua diffusione in alcuni Paesi in via di sviluppo. In Paesi come l’India, il Ruanda o il Perù, il giudizio complessivo sulla tecnologia e-Learning è positivo, grazie alla sua capacità di andare in contro alle specifiche esigenze locali.

L’e-Learning per l’ECM

Poter fruire i contenuti formativi da remoto è indubbiamente un grande vantaggio, che permette di minimizzare i costi di spostamento e ottimizzare i tempi utilizzo con un’agenda come quella dei professionisti fitta di impegni. Ma questi non sono gli unici vantaggi che un corso ECM in e-Learning può fornire.

Lo strumento elettronico permette di far convogliare diversi formati in un unico canale che collega il Provider dei contenuti al discente che si sta formando. Con pochi gesti è possibile frequentare un webinar, scaricare e leggere una presentazione in powerpoint, consultare un volume in e-book, seguire una procedura chirurgica eseguita da un professionista di lungo corso, fugare i dubbi grazie alle simulazioni e alle infografiche.

Le combinazioni sono quelle che i Provider dei contenuti, nelle figure degli Instructional Designer, il progettista del corso, e dei Subject Matter Expert, gli esperti della materia oggetto del corso, decidono di adottare per rendere più facile la fruizione e l’apprendimento. In questo, i corsi di e-Learning in ambito sanitario non si discostano da quelli degli altri settori. Semmai, la complessità della materia trattata richiede una particolare cautela nella pianificazione del corso e nel controllo della veridicità e dell’aggiornamento delle informazioni fornite.

Per altro, questa complessità non impedisce che alcuni corsi siano forniti in accordo alle esigenze di sintesi dei frequentanti: i corsi in microlearning possono bilanciare la sintesi espositiva con la complessità della materia trattata. Uno dei vantaggi è quello di mantenere attivo l’atteggiamento dello studente, a tutto vantaggio della capacità di eseguire diagnosi e prognosi.

Un bilancio sull’e-Learning in medicina

La medicina è un capo della conoscenza dove nozioni e pratiche devono essere verificate e vagliate prima, durante e dopo la loro adozione. Lo stereotipo del medico medievale, che sottopone ostinatamente il paziente ad improbabili quanto deleteri trattamenti è appunto uno stereotipo: pratiche e convinzioni erronee sono state abbandonate una volta dimostrati i pregi di procedure o conoscenze alternative. Anche in medicina, il progresso segue le regole del metodo scientifico di formulazione delle ipotesi, verifica empirica ed enunciato scientifico.

È naturale quindi che anche l’e-Learning, in quanto strumento di formazione medica sia analizzato per valutarne l’impatto e la portata. Lo studio “ Advances in e-Learning in undergraduate clinical medicine: a systematic review” è inteso ad aiutare gli educatori medici nell’implementazione delle strategie di insegnamento.

Il paper ha preso in considerazione gli studi che hanno valutato l’impatto dei corsi di e-Learning nell'educazione medica clinica universitaria su un intervallo di tempo di trent’anni, dal 1990 al 2021. In tutto, i quarantadue studi che sono stati presi in considerazione differivano in quanto a scopi, materie trattate dai corsi e scelte di progettazione degli stessi, oltre che ai livelli qualitativi e di valutazione. Gli approcci principali adottati dai corsi in e-Learning osservati comprendevano il ricorso alle piattaforme multimediali, nel 33 percento dei casi; la presentazione di casi clinici, per il 26 percento dei casi; approcci didattici interattivi, per l’83 percento dei casi e una modalità di interazione asincrona tra docente e studenti, per il 71 percento dei casi. Tutti quei casi che hanno valutato l’usabilità della tecnologia – dodici sui quarantadue presentati -, hanno riportato un feedback positivo. Tra le caratteristiche chiave dei feedback vi erano la competenza nell’uso della tecnologia, l’elevata motivazione e un atteggiamento aperto, tanto degli studenti quanto dei docenti.

La conclusione a cui perviene il paper presentato è che l’e-Learning si basi su un approccio pedagogico efficace e conveniente per l’insegnamento della medicina clinica universitaria in cui il coinvolgimento di studenti e docenti, la sintesi fedele delle materie in contenuti didattici e l’ubiquità della fruizione possono fare la differenza.

In Sintesi

L’e-Learning è da tempo una realtà affermata. In ambito aziendale, i corsi di formazione forniti dagli operatori del settore coprono un’ampia gamma di professioni e compiti specifici. Nelle imprese di maggiori dimensioni si possono trovare specifiche figure nel dipartimento delle risorse umane che si occupano di selezionare i percorsi formativi in e-Learning da far seguire al personale, a seconda delle esigenze e della strategia competitiva aziendale.

Anche in ambito sanitario questa pratica si sta affermando. L’adozione del programma per l’Educazione Continua in Medicina (ECM) ha permesso di coordinare a livello ministeriale l’adozione della prassi di formazione continua per i professionisti sanitari. Questo ha permesso di standardizzare le procedure e i contenuti formativi da somministrare, a tutto vantaggio tanto degli utenti finali quanto dei soggetti preposti a creare contenuti formativi.

Che l’ECM sia un elemento importante per la sanità lo conferma la sua adozione in ambito internazionale: gli standard definiti dalla statunitense International Association for Continuing Education and Training (IACET) e dall’European Accreditation Council of Continuing Medical Education (EACCME) per l’Europa, sono poi adottati da numerosi Paesi terzi. Quello sanitario è un ambito in cui competenze, conoscenze e pratiche hanno bisogno di essere condivise per poter meglio essere frequentemente vagliate e verificate. L’e-Learning, in quanto tecnologia e metodologia didattica non fa eccezione. Ed il fatto che si possano trovare casi di adozione e di revisione in diversi Paesi è un elemento che depone a tutto beneficio della sua adozione.


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