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eLearning e Covid-19: le conclusioni sull’ECM

Vantaggi e sfide dell'eLearning in medicina durante la pandemia di Covid-19

Durante la pandemia di Covid-19, si è avuta una notevole crescita nell'uso dell'eLearning come strumento per garantire la formazione continua dei professionisti sanitari. Quella che era una risposta all’emergenza ha dimostrato i vantaggi di una nuova forma di organizzare l’educazione.

La formazione a distanza in medicina durante la pandemia

Ora che la fase acuta dell’emergenza pandemica sembra essere terminata, è più facile osservare quali cambiamenti il virus ha comportato nella società. In particolare, l’organizzazione del lavoro e la formazione hanno dovuto cambiare impostazione, prima per garantirsi una continuità nelle fasi acute delle quarantene e durante il rischio di ulteriori stop alla vita in comune; poi, per mettere a punto dei piani di emergenza in caso questo o un altro rischio sanitario tornassero a verificarsi.

Più di ogni altro settore, quello sanitario è stato sottoposto a stress organizzativi senza precedenti. Non solo aveva l’obiettivo di continuare a funzionare, ma aveva anche il dovere di farlo per il resto della popolazione. Centri medici, dottori e personale sanitario si sono, più di altri, sottoposti al rischio di contagio e a un carico di lavoro senza pari. In questa situazione, ridurre i rischi non strettamente necessari è stata un’esigenza vitale: quelle attività che potevano essere svolte in remoto, come la formazione del personale, potevano contribuire a tenere sotto controllo il rischio di una diffusione del virus tra il personale sanitario.


L’Educazione Continua in Medicina

La formazione continua in ambito sanitario è più che un semplice aggiornamento delle competenze. L’ECM è un obbligo deontologico per offrire un servizio di assistenza sanitaria utile ed efficace. Questo obbligo è formalizzato in un Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina. Istituito nel 2002, questo ha le sue basi normative nei D.lgs. 502/1992 D.lgs. 229/1999. Nel Programma sono elencante le diverse figure che prendono parte all’ECM: Centri medici, Università e Provider dei corsi di formazione; a integrazione e supervisione è posta la Commissione Nazionale per la Formazione Continua che, tra le altre cose, si occupa di standardizzare i contenuti e i crediti formativi ai partecipanti.

Il Piano Nazionale ECM si ricollega allo standard Europeo Eaccme che, assieme allo statunitense Iacet definiscono le migliori pratiche a livello internazionale.


Vantaggi e sfide dell'eLearning in medicina durante la pandemia di Covid-19

Dunque, quello della formazione continua non è un semplice impegno del singolo professionista ma un’esigenza formalizzata dell’intero settore sanitario. Per questo è ancora più importante valutare la portata dell’eLearning sulla formazione continua in medicina durante le fasi della pandemia. L’eLearning ha comportato diversi vantaggi quali il miglioramento dell’'accessibilità ai contenuti formativi, la garanzia di continuità durante le fasi acute delle quarantene, nonché un consistente risparmio dei costi.

Circa l’accessibilità, l'eLearning ha reso la formazione continua più accessibile per i professionisti sanitari, consentendo loro di accedere ai contenuti formativi online in qualsiasi momento e ovunque si trovassero. Le lunghe ore di servizio, i rischi di contagio e l’imprevedibilità delle emergenze hanno ristretto le scelte logistiche e organizzative dei professionisti e degli studenti, i quali hanno potuto in questo modo ottimizzare i tempi a disposizione.

Ciò ha permesso ai professionisti sanitari di continuare la loro formazione continua nonostante la chiusura delle strutture di formazione tradizionali. I neolaureati, immediatamente abilitati senza la necessità di sostenere l’esame di stato per far fronte alla necessità di personale, hanno avuto un’opportunità in più per integrare formazione e agenda lavorativa.  

La possibilità di fruire di corsi online ha contribuito al contenimento dei costi, tanto per i singoli quanto per le strutture sanitarie presso cui prestavano servizio: con l’eliminazione dei costi legati a viaggi e soggiorni per partecipare a eventi formativi in presenza, sostituiti da lezioni in videoconferenza in tempo reale o in differita. Il maggior beneficio è stato quello di permettere ai professionisti sanitari di rimanere aggiornati sulla pratica clinica e sulle ultime scoperte scientifiche, garantendo al tempo stesso la sicurezza e la salute dei partecipanti.


L’eLeaning per reagire al Covid-19: i risultati del progetto italiano

Comprendere a fondo le caratteristiche del virus e diffondere i risultati sulle terapie più efficaci è stata la priorità vitale che ha permesso di invertire la curva dei decessi. Quello che prima era un nemico inesorabile e oscuro, si è trasformato in una minaccia seria ma affrontabile. Vista a debita distanza di tempo, la ricerca medica e quella farmacologica hanno prodotto risultati eccezionali in un lasso di tempo che, sebbene ci sia sembrato interminabile, è stato eccezionalmente breve. Nei tempi moderni, l’epidemia di Spagnola del 1918-1920 ha prodotto un numero di morti superiore ai 50 milioni. A gennaio 2023, il Covid ha causato poco meno di 7 milioni di decessi in circa tre anni. Cento anni di ricerca e progressi tecnologici hanno fatto la differenza, oltre alle diverse caratteristiche di ciascun virus.

La ricerca “ Rolling e-learning courses on COVID-19: an Italian experience”, riporta i risultati

di un progetto e-learning incentrato sulle conoscenze progressivamente acquisite sulla Malattia da Coronavirus 19 (COVID-19), mirato a operatori sanitari italiani. Il progetto è stato finanziato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI). La ricerca è firmata da Fabrizio Pregliasco, ricercatore presso l’Università di Milano, Maria Rosa Valletto, Pietro Dri e Nicoletta Scarpa, medici e pubblicisti di Zadig Ltd, Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazioname Medici e Odontoiatri (Fnomceo), Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi).

Il corso base è stato avviato non appena si sono verificati i primi casi di COVID-19 in Italia. Diversi corsi sono stati pubblicati nel corso del 2020 a soddisfare le esigenze educative legate alla pandemia e offrire contenuti continuamente aggiornati e evidence-based, supportati da evidence-based scientific informazioni e fonti istituzionali. Dal 22 febbraio al 31 dicembre 2020, 70.825 operatori sanitari si sono iscritti al corso principale e 67.103 (94,7%) lo hanno superato, ottenendo il Crediti di Educazione Continua in Medicina (ECM). I partecipanti rappresentavano circa il 19% e il 12% di tutti i medici/dentisti praticanti italiani e rispettivamente farmacisti. Oltre il 99,5% dei partecipanti ha ritenuto i contenuti di alta qualità, pertinenti e appropriati per i loro bisogni educativi immediati.

L'offerta e-learning italiana sviluppata nei primi nove mesi della pandemia ha ottenuto un'ampia diffusione e un'ottima accettazione da parte di operatori sanitari operanti nel settore. Questo modello educativo fornisce agli operatori sanitari informazioni basate sull'evidenza e su misura.

I risultati del programma hanno dimostrato che l'eLearning ha migliorato l'accessibilità all'ECM, mantenendo nel contempo la qualità della formazione e riducendo i costi. Tuttavia, i partecipanti hanno segnalato alcune sfide nell'uso dell'eLearning, tra cui la mancanza di interazione sociale e la necessità di una maggiore motivazione personale. Gli autori raccomandano di fornire ulteriore formazione ai professionisti sanitari sull'uso dell'eLearning e di continuare a utilizzare l'eLearning come una modalità di formazione continua essenziale anche dopo la fine della pandemia di COVID-19.

Il documento evidenzia l'importanza di sviluppare nuove strategie per migliorare l'interazione sociale e il coinvolgimento dei partecipanti durante la formazione online. Ci sono anche alcune raccomandazioni specifiche per i fornitori di formazione, tra cui l'utilizzo di tecnologie di apprendimento online avanzate, la creazione di programmi personalizzati per i partecipanti e l'implementazione di misure per la valutazione continua della formazione online.

Inoltre, l'articolo rappresenta un contributo significativo alla letteratura scientifica sull'eLearning in medicina, poiché offre una panoramica dettagliata della ricerca attuale sul tema e si basa su un ampio campione di partecipanti. I risultati e le raccomandazioni fornite dal documento possono essere utili anche per altri settori dell'istruzione e della formazione professionale che si sono affidati all'eLearning durante la pandemia di COVID-19 e che vogliono migliorare l'efficacia della formazione online in futuro.


Linee guida per le prossime emergenze

La ricerca presenta un elenco di dieci punti chiave per lo sviluppo dei corsi eLearning in ambito sanitario rivolti ai professionisti durante le epidemie/pandemie:

  • Scegliere l'eLearning come strumento educativo, per evitare contatti stretti e trasferimenti
  • Essere tempestivi e reattivi, per fornire tempestivamente agli operatori sanitari informazioni adeguate
  • Sviluppare brevi corsi su misura per i partecipanti, per ottimizzare la carenza di tempo a disposizione del professionista sanitario
  • Utilizzare piattaforme di eLearning che non richiedono la banda larga (soprattutto nei paesi con scarse risorse), per facilitare la partecipazione
  • Offrire il corso gratuitamente, per promuovere la partecipazione
  • Fornire informazioni sulle fonti normative, per uniformare i comportamenti professionali
  • Fare riferimento alla letteratura scientifica basata sull'evidenza, per garantire un'elevata qualità dell'informazione e dell'istruzione
  • Includere una sezione sulla comunicazione del rischio nelle epidemie/pandemie, per rendere gli operatori sanitari competenti nel rispondere alle domande delle persone e alle loro esigenze
  • Inserimento di siti web istituzionali, per contrastare la disinformazione
  • Aggiornare continuamente i contenuti didattici, per seguire l'evolversi della situazione e la progressione delle conoscenze scientifiche.

In Conclusione

L'uso dell'eLearning in medicina durante la pandemia di COVID-19 ha apportato un importante contributo ai professionisti sanitari. La flessibilità, l'accessibilità e il risparmio di costi dell'eLearning hanno dimostrato di essere particolarmente utili in tempi di crisi sanitaria.  I risultati proposti sono in linea con i sondaggi agli studenti di alcuni Paesi in via di sviluppo.

Tuttavia, l'eLearning ha anche presentato alcune sfide, come la necessità di una connessione Internet affidabile e di una maggiore motivazione personale. Pertanto, potrebbe essere necessario fornire ulteriore formazione specifica per l'uso dell'eLearning ai professionisti sanitari.

In futuro, l'eLearning potrà essere un importante strumento di formazione continua per i professionisti sanitari. L'integrazione dell'intelligenza artificiale e della realtà virtuale potrebbe migliorare ulteriormente l'esperienza di apprendimento, mentre la formazione pratica e la simulazione di situazioni cliniche complesse potrebbero essere utilizzate in modo più ampio.

In sintesi, l'eLearning ha dimostrato di essere un modo efficace ed efficiente per fornire formazione continua in medicina durante la pandemia di COVID-19 e ha il potenziale per essere ancora più utile nell'ECM futura. 


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