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Imparare le lingue in modo subconscio: realtà o fantascienza?

La diffusione dell’eLearning sta rendendo popolare l'apprendimento subconscio delle lingue. Questo metodo è molto discusso dagli esperti e in questo articolo esploriamo perché.

La diffusione dell'eLearning sta rendendo sempre più diffusa una nuova forma di apprendimento delle lingue, basata sull'apprendimento subconscio. L'acquisizione subconscia delle competenze linguistiche è un concetto su cui il linguista Stephen Krashen ha svolto ricerche per decenni, e ancora molto dibattuta sia nella comunità scientifica che in quella degli insegnanti.

La differenza tra “apprendimento” e “acquisizione”

Per capire meglio questo modello di apprendimento è importante capire la teoria e la ricerca su cui si basa. Per farlo prendiamo in considerazione uno dei maggiori teorici di questo metodo, il linguista Stephen Krashen.

Secondo Krashen gli esseri umani diventano fluenti in una lingua in due modi: acquisendola o imparandola. L’acquisizione di una lingua si riferisce a un processo inconscio, simile a quello usato dai bambini per acquisire la loro lingua madre. Mentre imparare una lingua è un processo cosciente che porta l’individuo a studiare e conoscere le regole per essere fluente in una lingua.

Tuttavia, al giorno d'oggi c'è molta meno distinzione tra questi due termini che vengono usati in modo intercambiabile perché le definizioni di "apprendimento" e "acquisizione" sono identiche. L’apprendimento è definito come “acquisizione di una o più cognizioni”, mentre l'acquisizione è lo sviluppo di un'abilità, di un'abitudine o di una qualità.

Confrontando queste definizioni è facile capire perché si pensa che "apprendimento" e "acquisizione" siano sinonimi. Krashen offre una soluzione interessante a questo problema, dando nuovi significati per distinguere questi due termini e ripristinare la verità della distinzione tra i due: l’apprendimento è cosciente, mentre l’ acquisizione è subconscia.

Alla luce di questa distinzione possiamo concludere che l'apprendimento è la conoscenza sviluppata consapevolmente attraverso l'istruzione o lo studio. L'acquisizione è invece lo sviluppo di un'abilità, di una qualità o di un'abitudine utilizzando la parte subconscia della mente. Quindi, se una persona vuole diventare medico o avvocato, è necessario che impari e ricordi una quantità ingente di informazioni. Per farlo, la persona deve coscientemente dedicare attenzione allo studio. Per diventare un atleta o un musicista, invece, è necessario allenarsi e fare costante pratica per raggiungere prestazioni eccezionali nello sport o nelle performance musicali. Per farlo, l’atleta si allena iniziando un processo di acquisizione “automatico” perché subconscio. Secondo la definizione di Krashen, dunque, l'apprendimento è associato esclusivamente all'attività cosciente della mente. Al contrario, l'acquisizione è associata alle attività controllate dalla parte subconscia della nostra mente. Un'altra distinzione tra apprendimento e acquisizione è che il primo è incentrato sull' insegnante, mentre il secondo sull'auto-apprendimento guidato e supervisionato dagli allenatori.

Il problema delle lingue nella formazione aziendale e accademica

La maggior parte dei metodi tradizionali di apprendimento di una lingua straniera utilizzano l'apprendimento consapevole e la memorizzazione. Insegnano varie abilità linguistiche separatamente, sperando che lo studente ricordi ciò che ha letto, che gli è stato detto o che gli è stato dimostrato. Tuttavia, il nostro cervello è programmato per dimenticare dopo aver raggiunto un certo numero di conoscenze per proteggerci dal sovraccarico di informazioni. Ecco perché sentiamo parlare della cosiddetta ‘curva della dimenticanza’.

Oltre a dimenticare i contenuti, gli studenti devono affrontare un altro problema con questo approccio: il richiamo delle informazioni apprese consapevolmente è molto lento. Inoltre, viene spesso consigliato di usare la ripetizione dei contenuti a distanza di un po 'di tempo per ricordare più informazioni. Questo consiglio è pratico e utile per imparare ed immagazzinare informazioni teoriche come lo studio della medicina o delle leggi. Tuttavia, si tratta di un consiglio poco utile per l'apprendimento delle lingue, poiché le informazioni memorizzate non consentono agli studenti di produrre nell’immediato le due o tre parole necessarie per instaurare una conversazione. Questa problematica è molto comune in Italia dove gli studenti, nonostante inizino lo studio dell’inglese nel primo anno della scuola primaria (all’età di 6 anni), arrivano al termine del liceo con livelli di conoscenza della lingua inglese molto bassi. Meno del 20%, infatti, raggiunge un livello alto (C1 o C2) di conoscenza della lingua inglese al termine delle superiori, dopo 12 anni di apprendimento della lingua.

La soluzione del metodo di apprendimento subconscio

Secondo Krashen e i sostenitori della teoria dell'apprendimento subconscio la nostra capacità di ricordare è limitata, ma la capacità di allenare inconsciamente le nostre abilità è illimitata. Il subconscio non dimentica nulla e può contribuire a parlare un inglese fluente in meno tempo. Bisogna sottolineare che questa teoria di apprendimento non ritiene che l'acquisizione subconscia sia un metodo sostenibile per acquisire le competenze linguistiche. In altre parole, i sostenitori di questa teoria non pensano che si possa sostituire completamente al tradizionale metodo di insegnamento. Ma che l’implementazione di questo metodo con la formazione tradizionale delle lingue può portare a numerosi vantaggi.

Se prendiamo come esempio il modello brevettato " Subconscious training English skills” il principale vantaggio di questo metodo è permettere agli studenti di sviluppare le capacità di partecipare a una conversazione, allenando non solo pronuncia e vocabolario, ma soprattutto il cervello a rafforzare le connessioni mentali che ci servono per creare una conversazione.

Il metodo di formazione subconscia

Per capire meglio in cosa consiste questo metodo, prendiamo come modello di esempio il "Subconscious training English skills” citato sopra.

Questo metodo di formazione, come tutti i modelli di formazione di questo tipo, favorisce l'acquisizione della lingua attraverso l'esecuzione simultanea di tre attività:

  • lettura
  • ascolto
  • conversazione

Dunque, gli studenti devono avere dei dispositivi da cui leggono un testo digitale in lingua inglese, nel frattempo ascoltano una registrazione audio dello stesso testo e lo ripetono ad alta voce utilizzando una cuffia. Tutto ciò, secondo la descrizione di questo specifico metodo, permette al cervello di registrare inconsciamente i modelli linguistici, iniziare a pensare in inglese e parlare con una pronuncia più corretta.

L'addestramento subconscio è privo di stress per evitare che il cervello perda le informazioni acquisite. Questo modello elimina, per esempio, le traduzioni in lingua ma sviluppa l'abilità di pensare in inglese e di parlare senza sforzo. L'acquisizione inoltre è un'attività di auto-apprendimento che lo studente può svolgere quando vuole tramite un'applicazione scaricabile su qualsiasi dispositivo mobile e smart.

Quali sono gli ostacoli di questo metodo?

L'acquisizione rapida dell'inglese utilizzando questo metodo richiede che gli studenti cambino mentalità, e questo non entusiasma alcuni tra esperti ed insegnanti.

Questo metodo, infatti è tecnicamente facile, ma psicologicamente è impegnativo. Tecnicamente è facile perché l'unico requisito è eseguire tre azioni contemporaneamente: leggere, ascoltare e parlare. Questo tipo di multitasking elimina automaticamente il controllo cosciente e attiva la parte subconscia della mente con una capacità di memorizzazione illimitata, senza problemi di dimenticanza o di traduzione incrociata. Quando gli studenti eseguono solo una o due azioni (leggere o ascoltare o parlare o guardare e ascoltare), utilizzano la parte lenta e cosciente della loro mente e devono affrontare i problemi sopra menzionati. Dunque, tecnicamente sono necessari solo dei dispositivi che permettano agli studenti di eseguire lettura, ascolto e conversazione contemporaneamente, e al giorno d’oggi siamo circondati da questi dispositivi.

Psicologicamente invece è una sfida perché le persone possono avere problemi a cambiare mentalità. Ogni volta che si chiede alle persone di cambiare i loro pensieri o le loro azioni, ci si può aspettare una resistenza. Il cambiamento ha lo scopo di portare qualcosa di diverso, ma, in quanto siamo creature abitudinarie siamo restii al cambiamento. La routine diventa automatica e normale, ma il cambiamento ci spinge a prendere coscienza quando dobbiamo accettare soluzioni sconosciute. In altre parole, la comodità dello status quo può essere più potente della misteriosa promessa di trasformazione.

Questo porta molti educatori ed esperti a ritenere che questo metodo non diventerà popolare.

Alcuni pensano che sia addirittura inutile. Amorey Gethin, un famoso linguista, mette in dubbio l’utilità di questo metodo. Gethin sostiene che l'insegnamento dell'inglese come lingua straniera è un'industria globale. Da decenni ha milioni di clienti e impiega migliaia di insegnanti e altri lavoratori. Tuttavia, i metodi di insegnamento di base non vengono mai messi in discussione. Né si discute se le persone stiano imparando l'inglese o qualsiasi altra lingua straniera meglio di quanto facessero quaranta o cinquant'anni fa. Al contrario, l'industria diventa sempre più grande. Dunque, secondo Gethin non esiste la necessità né la richiesta da parte del mercato di un nuovo metodo di apprendimento delle lingue. Questo, tuttavia, sembra in contrasto con i dati di alcuni paesi come l’Italia che ha una percentuale di solo 20% di studenti diplomati in grado di parlare l’inglese a livello alto (C1 e C2) dopo 12 anni di apprendimento.

Conclusione

Per i metodi tradizionali, l'apprendimento consapevole è l'unico modo per imparare una lingua. I risultati di questo status quo sono che la conoscenza dell'inglese in molti paesi è piuttosto bassa e gli adulti non riescono a comunicare fluentemente in una lingua straniera dopo averla imparata per molti anni.

Il famoso designer statunitense Buckminster Fuller diceva che: "Non si cambiano mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, bisogna costruire un nuovo modello che renda obsoleto quello esistente". Alla luce del fatto che questo metodo sta diventando sempre più popolare (dato che ci sono sempre più applicazioni sul mercato per dispositivi smart che usano questo modello formativo) e che i progressi tecnologici portano sempre più dispositivi smart nelle nostre mani, questo metodo ha la possibilità di radicarsi sempre di più nelle nostre routine. Forse, seguendo il pensiero di Buckminster Fuller, prima o poi questo metodo diventerà così radicato che renderà obsoleto il tradizionale modello di apprendimento delle lingue.


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