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L'appello per la buona formazione sulla sicurezza sul lavoro

Cattiva formazione vs. buona formazione in modalità eLearning: un appello di Mega Italia Media per favorire una formazione di qualità in vista del nuovo Accordo Unico Stato-Regioni.  

Riprendiamo un articolo di PuntoSicuro a tema cattiva formazione vs. buona formazione in modalità eLearning

Cosa si intende per cattiva formazione nei corsi sulla sicurezza? Si intendono i percorsi formativi inefficaci e di scarsa qualità che ancora oggi vengono proposti. Ovvero tutta la formazione con formatori non qualificati o preparati, programmi dei corsi, tempi previsti e presenze non rispettati e attestati inviati in virtù di autocertificazioni in cui si comunica di aver letto e studiato materiali didattici. 

Mega Italia Media, società italiana con esperienza ultratrentennale nella formazione online alla sicurezza, ha pubblicato nelle scorse settimane un appello, alla luce delle novità normative in materia di formazione, per promuovere la formazione di qualità, sia erogata in presenza sia a dstanza.

Ne riportiamo di seguito alcuni passaggi.

Formazione e digitalizzazione 

Il recente  DL 146/2021 potrebbe spingere a credere erroneamente che solo la formazione d'aula tradizionale sia da considerarsi efficace. In questo modo, gli spazi per la digitalizzazione della formazione vengono sicuramente ridotti, il tutto in completa controtendenza rispetto al trend che il mondo della formazione sta seguendo, sia in ambito aziendale che accademico.

La formazione elearning si è dimostrata utilissima (e in molti casi l’unico modo) per fare formazione in modo tempestivo e aggiornato. Svalutarla e metterla da parte proprio ora, dopo che si è dimostrata un importante asset durante la pandemia, per di più in un Paese che sta cercando di svilupparsi digitalmente per stare al passo con le altre potenze  vista l'accelerazione tecnologica è sicuramente un grave errore strategico, una negazione dello sviluppo tecnologico della formazione e di politica della prevenzione. 

Il futuro Accordo Unico Stato-Regioni

In base ad una interpretazione letterale dell’articolo 37 comma 7 bis, la formazione online per i preposti (che ora più che mai sono diventati figure fondamentali del sistema della prevenzione) sembra essere stata esclusa dal Governo (Decreto-Legge 146/21) e dal Parlamento (Legge 215/2021).

Tuttavia, la modalità formativa in elearning può essere assolutamente idonea anche per i corsi seguiti da queste figure. Si consideri, infatti, che per quanto riguarda la formazione delle altre figure della sicurezza, come datori di lavoro, dirigenti, RLS, lavoratori, addetti al primo soccorso e antincendio, nulla è stato innovato, ma anche queste sono prese in causa e considerate nel futuro accordo Unico Stato Regioni.

L'Accordo dovrà rivedere anche le modalità di verifica finale dell’apprendimento: dall'approccio adottato si desume la possibilità di un obbligo di verifica dell’apprendimento obbligatoriamente in presenza.

Se la presenza è sicuramente la modalità più appropriata dell’addestramento, al quale il nuovo comma 5 dell’articolo 37 del  D.Lgs. n. 81/2008 dedica ampia attenzione, è bene ricordare che anche le più prestigiose università europee e americane, da anni organizzano sessioni di esame a distanza.

La domanda che verrebbe da porsi è: "Si vuole tornare ad un passato che, peraltro, non è mai stato idilliaco?"

Promuovere la buona formazione

Entro il mese di giugno 2022 il nuovo Accordo Unico Stato-Regioni metterà insieme tutti gli accordi precedenti per dare sistematicità alla materia.

E' oggi più che mai auspicabile che si dia alla formazione a distanza, chiaramente di alta qualità sia dal punto di vista dei contenuti che del supporto tecnologico, il ruolo che gli spetta di diritto nella civiltà digitale di cui facciamo parte.

"Le Parti Sociali e le Istituzioni devono essere consapevoli del valore della formazione digitale: tornare indietro non è possibile, né utile, né vantaggioso e considerare più efficace una modalità formativa rispetto ad un'altra può rappresentare un grave rischio di alimentare la perdurante arretratezza tecnologica del nostro Paese.

 Un grave rischio anche per il possibile impatto sul mondo delle imprese (oggi già alle prese con gli enormi rincari energetici), sull’ambiente (se si vuole ridurre la CO2, non ha senso rimettere per strada centinaia di migliaia di lavoratori) e infine proprio sulle tante aziende che hanno investito sulla formazione digitale". 

Ad oggi, numerose imprese di diverse dimensioni hanno adottato l'uso di piattaforme e-learning specificatamente dedicate alla formazione, ancora più importanti in un momento storico in cui il reskilling dei dipendenti e collaboratori è fondamentale per garantire la competitività delle imprese sul mercato.

Come mostra una ricerca  pubblicata su PuntoSicuro, i percorsi formativi tradizionali in aula e quelli in elearning non sono solo equiparabili dal punto di vista dell’efficacia, ma in alcuni casi (specificatamente nella formazione teorica) il miglioramento raggiunto dai lavoratori formati è maggiore nella formazione a distanza.

"Mega Italia Media lancia quindi un appello alle Istituzioni e alle Parti Sociali perché nei prossimi mesi non si perda l’occasione, nel nuovo Accordo Stato-Regioni, per favorire tutta la buona formazione sulla sicurezza, sia quella in e-learning che quella in presenza. Potrebbe essere l’occasione giusta per innalzare davvero il livello della sicurezza in Italia e fornire un contributo effettivo alla riduzione del numero e della gravità degli infortuni e delle malattie professionali, promuovendo la buona organizzazione del lavoro nel modo più efficace possibile".


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