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L’impatto del Covid sui corsi eLearning in Africa

Il rapporto di eLearning Africa evidenza alcuni errori nella gestione del Covid in ambito istruzione, ma dalla scuola arrivano anche soluzioni creative.

Che la diffusione del Covid avrebbe significato una catastrofe dal punto di visa sanitario ed educativo in Africa, era un fatto temuto dall’Unione africana e da altri organismi internazionali. Secondo un sondaggio condotto da eLearning Africa, network di professionisti che si occupano di tecnologia e istruzione, l’impatto del Covid in Africa è stato contenuto rispetto ad altri continenti e anche dove ha colpito, non si è presentata quella catastrofe dal punto di vista educativo che molti si aspettavano. Secondo la maggior parte dei 1.600 professionisti intervistati, sono nate invece delle opportunità nell’uso della tecnologia e in particolare, dell’eLearning nelle scuole africane.

Covid in Africa e conseguenze sull’istruzione

Dal rapporto “ The effect of Covid-9 on education in Africa” emergono alcuni dati chiave sull’impatto che l’emergenza sanitaria ha avuto finora sull’istruzione:

  • Il 97% degli intervistati ha dichiarato che il proprio istituto scolastico è stato chiuso per via del Covid
  • L’accesso all’istruzione è stato limitato dalla barriera tecnologica negli studenti di scuola primaria e infanzia
  • Anche gli insegnanti hanno avuto difficoltà per mancanza di fondi pubblici per l’acquisto di strumenti tecnologici e formazione sulla didattica a distanza

Nonostante le scuole chiuse e il limitato accesso alla tecnologia e alla formazione, si sono trovate delle soluzioni commisurate all’età degli studenti.

La scuola in aula è stata sostituita da programmi educativi per televisione e radio, con focus sugli studenti della primaria, e corsi online per gli studenti delle superiori.

Il Covid come un’opportunità per l’eLearning in Africa

L’85% delle persone che hanno risposto al sondaggio non ha dubbi: il Covid rappresenta un’opportunità per lo sviluppo dell’eLearning in Africa. C’è molta fiducia sulle misure che rinnovino il tessuto educativo dei vari paesi africani e spingano concretamente all’adozione della tecnologia come motore per lo sviluppo. In una frase di un intervistato dallo Zimbabwe si racchiude il tutto: “La tecnologia è il futuro”. Anche nei paesi come la Sierra Leone, dove ci sono difficoltà di accesso all’elettricità e alla rete internet, una vecchia tecnologia serve la causa dell’istruzione: la radio.

Il risultato, secondo le attese, sarà una maggiore diffusione delle piattaforme per l’apprendimento online, LMS e lo sviluppo della didattica a distanza.

Corsi online in Africa: i rischi

Nonostante le aspettative positive, il 74% degli intervistati mette in guardia su uno dei rischi maggiori collegati alla digitalizzazione delle scuole: la crescita delle disuguaglianze. Senza un adeguato supporto delle autorità, le famiglie più vulnerabili rischiano di rimanere escluse dalla didattica a distanza, proprio per la mancanza di quella tecnologia di base richiesta: PC, portatili, dispositivi mobili, connessione internet.

La vulnerabilità di alcuni strati della popolazione è un rischio trasversale che va da paesi leader nella tecnologia come gli Stati Uniti a stati con grandi carenze infrastrutturali.

Quali soluzioni per l’istruzione a distanza in Africa?

Come evidenziato dal rapporto, l’eLearning è una risposta alla chiusura delle scuole insieme all’utilizzo a scopi educativi dei media tradizionali come TV e radio. Per garantire la massima penetrazione e ridurre le ineguaglianze, l’eLearning in Africa dovrebbe puntare su:

  • soluzioni tecnologiche lowtech
  • corsi in modalità offline
  • centri comunitari per l’accesso a internet e computer

Nonostante le preoccupazioni iniziali, la chiusura delle scuole in Africa per via del Coronavirus è avvertita come un’opportunità per aumentare la diffusione dell’eLearning nel continente, a patto che si potenzi il sistema elettrico e la diffusione di internet e si adottino soluzioni di apprendimento tramite smartphone, offline e centri comunitari; il tutto, senza dimenticare il potenziale educativo di TV e radio.


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