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L’e-Learning e la sfida all’interno delle Università

Aumentano ogni anno le Università che impiegano l’e-Learning per supportare la condivisione di conoscenza e fornire e distribuire l’apprendimento attraverso il web. Qual è l’apporto che l’e-Learning può dare all'insegnamento e all'apprendimento?

L’uso delle tecnologie dell’informazione è considerato uno dei fattori principali per facilitare lo sviluppo della conoscenza e la sua condivisione, migliorando sempre di più la qualità della formazione e dell’apprendimento.

Anche in Italia si è verificato un cambiamento radicale nel contesto dell'istruzione: siamo passati da una logica di istruzione push e centrata sul docente a una logica pull, determinata insieme allo studente, tramite delle metodologie volte a un tipo di didattica attiva.

Per questo motivo le dinamiche dell’apprendimento non riguardano solo il mero “trasferimento di contenuti” che avviene tra docente e allievi ma ingloba un processo ben più ampio che contiene relazioni ed emozioni che si sviluppano nell’interazione e nella partecipazione con gli studenti.

Questo processo di cambiamento ha impattato sulle metodologie didattiche nel contesto delle Università e sui docenti universitari, ma anche su tutte quelle modalità idonee a sviluppare l’apprendimento che vanno oltre l’aula tradizionale, dando riconoscimento anche all’apprendimento definito sulla base delle esperienze vissute.

Nello specifico, l’e-Learning si basa sulle tecnologie moderne digitali e utilizza metodi di insegnamento diversi, volti a erogare e distribuire un tipo di apprendimento che si sviluppa attraverso particolari software di istruzione. Più precisamente, la modalità e-Learning non riguarda solo la formazione in senso stretto, ma anche i processi di trasmissione e sviluppo della conoscenza fra individui e organizzazioni resi possibili grazie a Internet.

Infatti, mentre i sistemi di e-Learning stanno diventando strumenti sempre più importanti per consentire e fornire l’accesso ai materiali di apprendimento, tutto questo avviene in modalità singola (one to one), portando a considerare l’e-Learning un sistema chiuso.

Spesso, laccesso ai materiali di formazione è permesso solo all’utente dell’organizzazione proprietaria del sistema di e-Learning, impedendolo scambio di dati e conoscenza tra sistemi e utenti. Nonostante ciò, l'utilizzatore trarrebbe un indubbio vantaggio dalla condivisione di tali dati e informazioni. Tali limiti continuano ad operare anche laddove esistano accordi di collaborazione, di ricerca tra le istituzioni universitarie, che non contribuiscono a trovare una soluzione.

Per evitare il verificarsi di questo problema, in molte università italiane si è andato a creare un ambiente di e-Learning collaborativo, necessario per condividere contenuti e aumentare il livello della conoscenza, pur rispettando l’indipendenza dei singoli sistemi di e-Learning.
In conclusione, la vera sfida non è la semplice sostituzione di un metodo con un altro, ma l’integrazione fra la più ampia gamma di metodologie disponibili.

La sfida nelle università è legata allo sviluppo di forme di collaborazione fra i media tradizionali e quelli connessi alle potenzialità della rete e del web. Solo così può esistere un e-Learning per una strategia di studio vincente.


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