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Confirmation bias nell'eLearning

Molti corsisti si avvicinano al corso online con dei pregiudizi. Ciò potrebbe influenzare il loro successo nell'apprendimento.

In psicologia si parla di bias cognitivi per indicare “ dei giudizi (o pregiudizi) che non corrispondono necessariamente alla realtà, sviluppati sulla base dell’interpretazione delle informazioni in nostro possesso (anche se non connesse tra loro) che portano ad un errore di valutazione.“

Perchè cadiamo nei bias cognitivi e distorciamo la realtà? La risposta è evoluzionistica. L'uomo ha da sempre adottato scorciatoie mentali per prendere decisioni rapide in presenza di determinati segnali (soprattutto i segnali di pericolo). Queste scorciatoie sono per la maggior parte corrette e ci consentono di interpretare la realtà in maniera rapida ed efficiente, ma non sempre: a volte ci conducono invece verso delle conclusioni errate sul mondo che ci circonda. E' in questi casi che si parla di bias.

Cos'è il bias di conferma (confirmation bias)?

"Sii aperto all'apprendimento di nuove lezioni, anche se contraddicono le lezioni che hai imparato ieri."

Il professor Brendan Nyhan del Dartmouth College definisce il bias di conferma come " l'accettazione esclusiva di informazioni che rinforzano una predisposizione, una convinzione o un atteggiamento personale". In generale, possiamo definire il confirmation bias come una “scorciatoia mentale errata”, "un pregiudizio irrazionale a favore dei preconcetti che preferiamo credere, anche quando non sono corretti", che si verifica, per esempio tra i sostenitori di partiti politici o altre ideologie (per esempio i fanatici delle diete alimentari). Consiste nel dare maggiore rilevanza alle informazioni in grado di confermare la nostra tesi iniziale. Nyhan sottolinea anche che il rovescio della medaglia è" il pregiudizio alla disconferma: le persone tendono ad essere indebitamente scettiche nei confronti delle informazioni che contraddicono alcune posizioni o punti di vista che hanno assunto precedentemente". Per questo motivo il “confronto” con altre idee e teorie è spesso sopravvalutato e del tutto inefficace.

E se anche i corsisti si avvicinassero ai corsi online a cui sono iscritti con alcuni pregiudizi che potrebbero influenzare il loro successo nell'apprendimento? Cosa potrebbero fare i docenti, i tutor e gli instructional designer per superare il confirmation bias e aiutare gli studenti ad apprendere in modo più efficace?

È comune e del tutto umano non riuscire a ignorare i fatti e aderire facilmente alle informazioni che rinforzano ciò in cui crediamo già. Le persone hanno ragioni emotive, religiose, politiche, ideologiche e psicosociali per farlo e il ruolo dei professionisti della formazione non è quello di giudicare questa predisposizione, ma piuttosto quello di riconoscerla ed essere consapevoli di come essa può influenzare l'apprendimento dei corsisti.

Ecco 3 modi in cui il pregiudizio di conferma può influire sull'apprendimento in modalità eLearning, accompagnati dagli approcci che possono aiutare i professionisti dei corsi online a mitigarne gli effetti.

1. Gli studenti possono essere convinti di avere uno stile di apprendimento esclusivo

Pur non essendo un vero esempio di bias di conferma, molte convinzioni sul proprio personale stile di apprendimento possono creare barriere psicologiche all'apprendimento stesso. Molti studenti hanno sentito o è stato insegnato che ogni persona ha il proprio stile di apprendimento, utile ad imparare meglio. Ad esempio, alcune persone dicono di avere una memoria prettamente visiva e usano questa convinzione per razionalizzare il motivo per cui hanno difficoltà ad imparare dai libri di testo o da fonti audio.

In effetti, ricerche recenti ci hanno mostrato che molte persone hanno preferenze di apprendimento: scelgono un particolare medium di apprendimento (come testo, audio o video) perché si trovano meglio con esso, ma tale preferenza non significa che non siano in grado di apprendere anche in altri formati. Significa semplicemente che saranno più motivati se il contenuto del corso viene presentato loro in quel formato. Quindi, non è sempre necessario valutare "pedagogicamente" lo stile di apprendimento di ognuno per creare un corso adhoc, ma si possono creare corsi personalizzati prendendo in considerazione la possibilità di fornire più opzioni sulle piattaforme e-learning per arricchire l'esperienza di apprendimento ( "Stili di apprendimento: concetti ed evidenze", Psychological Science in the Public Interest). 

2. Gli studenti possono mostrare un pregiudizio di conferma nei confronti del contenuto del corso in base a ciò che sanno o pensano di sapere sul docente

Per i corsi e-learning tenuti da un docente di solito vengono fornite agli studenti informazioni biografiche e di background del docente stesso. Ciò non toglie che gli studenti possano fare ricerche sul docente per scoprire di più. Come i docenti possono avere pregiudizi di razza e genere nei confronti dei propri studenti (e ci sono diversi studi che lo attestano), anche i pregiudizi degli studenti nei confronti dei docenti o dei progettisti didattici possono influire sull'esperienza di apprendimento, anche nel caso di un corso online.

Gli studenti che hanno pregiudizi razziali o di genere nei confronti dei loro docenti o che non sono d'accordo con le credenze politiche, filosofiche o religiose che essi sembrano sposare, possono diventare resistenti all'apprendimento o addirittura ritirarsi da un corso sulla base di questi preconcetti, anche se il contenuto del corso di per sé non è obiettivamente problematico. Al contrario, il pregiudizio di conferma dei corsisti può portarli a cercare solo corsi e docenti che sembrano supportare le loro convinzioni preconcette, piuttosto che iscriversi a corsi che potrebbero sfidare le loro convinzioni o espandere le loro conoscenze.

3. Gli studenti possono avere idee preconcette sul contenuto del corso

Il bias di conferma può anche avere un impatto negativo sul modo in cui gli studenti percepiscono il contenuto del corso. Se hanno forti distorsioni rispetto ad alcuni o tutti i contenuti del corso per motivi personali, politici, religiosi o ideologici, o semplicemente perché erano stati precedentemente male informati sull'argomento, possono consapevolmente o inconsciamente esercitare resistenza all'apprendimento dei contenuti, decidere di non seguire il corso oppure abbandonarlo.

Cercare di allineare gli obiettivi educativi con i valori aziendali o personali è certamente una scelta importante. Offrire corsi e-learning su misura significa consentire agli studenti di selezionare le informazioni che vogliono imparare. Ciò è un bene, ma non bisogna esagerare: infatti, se selezionano i contenuti di apprendimento in base ai loro bias di conferma, potrebbero non beneficiare dell'apprendimento equilibrato e completo che era stato pensato per loro.

In che modo gli educatori e i progettisti didattici possono mitigare il bias di conferma?

Ognuno porta con sé le proprie convinzioni e i propri pregiudizi, anche all'interno del proprio percorso formativo e questo è un dato di fatto. La sfida sia per i professionisti della formazione sia per gli studenti è quella di diventare più consapevoli su tali pregiudizi in modo da riconoscerli e contenerli, assicurando una maggiore apertura all'apprendimento di idee che sfidano il proprio modo di pensare, piuttosto che limitare la portata della propria conoscenza.

Se sei un creatore di contenuti e-learning, può essere interessante considerare i dati demografici dei corsisti e fare chiarezza su eventuali pregiudizi che il contenuto del corso può presentare ed essere disposto a:

  • sfidare i corsisti ad essere consapevoli e trasparenti con sé stessi a proposito dei propri pregiudizi (a favore o contro i contenuti della formazione);
  • avviare dialoghi con i corsisti durante lo svolgimento del corso e aiutarli a identificare le parti in cui i loro pregiudizi potrebbero creare resistenza all'apprendimento o addirittura portarli ad abbandonare il corso semplicemente perché non riescono a conciliare le loro idee preconcette con ciò che stanno imparando.

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