Come ottimizzare la libreria di contenuti di una piattaforma eLearning

Il luogo in cui si conservano le risorse da usare per la formazione all’interno di una piattaforma eLearning viene generalmente chiamato libreria di contenuti. Più è lunga la cronologia di questa raccolta di risorse più diventa difficile per il formatore e per gli studenti riuscire a trovare il materiale di cui hanno bisogno. Vediamo in dettaglio cosa contiene una libreria di contenuti e come possiamo organizzarla per rendere la creazione di corsi più efficace e favorire l’ autoformazione.

Cos’è una libreria in informatica?

Il termine libreria in informatica indica un insieme di dati e funzioni che si collegano a un software tramite un collegamento. L’obiettivo è quello di avere a disposizione delle risorse pronte per l’uso tramite il riutilizzo del codice. È come se fosse una grande biblioteca i cui libri possono essere trovati tramite il proprio codice ISDN ed essere presi in prestito da utenti diversi.

Cosa significa libreria di contenuti nell’eLearning?

Nell’eLearning, libreria di contenuti viene usato in due accezioni:

• Nel primo caso è un insieme di risorse da usare per la creazione di corsi online da parte del progettista della formazione. In questo caso, si intendono modelli di corso, personaggi, foto, video e ogni altro elemento che può essere usato nel processo di creazione di un corso tramite uno strumento specifico, l’authoring tool.
• Nel secondo caso, viene usato più come sinonimo di catalogo dei corsi e indica una raccolta di tutte le risorse utili per la formazione: video tutorial, audio, articoli di blog, simulazioni, giochi, infografiche, insomma tutto quello che può comporre un corso online. Può essere accessibile in ogni momento e da ogni dispositivo.

Perché usare una libreria di contenuti?

Tralasciando l’aspetto tecnico, e concentrandoci sulla formazione aziendale, il ruolo della libreria di contenuti è quello di contenere in un unico luogo tutte le risorse utili per rendere la formazione efficace, sia dal punto di vista del formatore sia dal punto di vista dell’ esperienza utente. Con una libreria di contenuti ben organizzata i corsi si creano più velocemente e si riesce a rispondere altrettanto rapidamente ai bisogni formativi degli studenti.

Come organizzare una libreria di contenuti

Dal punto di vista dell’ instructional designer, una libreria di contenuti va organizzata esattamente come si farebbe con una biblioteca, con categorie ed etichette, o semplicemente assegnando un nome coerente ai file che possono essere ritrovati facilmente. Ciò che conta è tenere sempre aggiornate le risorse perché siano davvero pronte per l’uso.

Dal punto di vista dell’utente, una libreria di contenuti molto fornita potrebbe celare delle risorse. Per far emergere microcorsi e altre risorse didattiche, si possono creare delle mappe per favorire la navigazione.

Come orientarsi all’interno della libreria di contenuti?

Se le mappe non dovessero bastare, il formatore può aiutare lo studente a trovare le risorse di cui ha bisogno in diversi modi:

• Mettendo dei contenuti in evidenza, ogni settimana per promuovere la risorsa adatta.
• Favorendo la creazione di contenuti generati dagli utenti per renderli parte attiva del processo di creazione
• Promuovendo lo scambio di esperienze tra gli studenti sulle risorse utilizzate, in modo che ogni dipendente possa scoprire nuovi strumenti formativi.

Una libreria di contenuti è un elemento importante di un LMS, learning management system, perché offre al formatore e agli studenti la possibilità di creare e visualizzare rapidamente contenuti formativi. Per organizzarla in un modo efficace, bisogna tenere aggiornate le risorse e catalogarle in un modo coerente. Il modo più efficace per usufruirne, è mettere i contenuti in evidenza, arricchire la libreria con i contenuti generati dagli utenti e favorire l’apprendimento sociale.