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E-leadership: cos’è e quali competenze richiede

I cambiamenti dovuti alle nuove tecnologie hanno fatto emergere la figura dell’e-leader, che combina competenze digitali e di leadership per creare innovazione

Le nuove tecnologie hanno imposto cambiamenti significativi nella vita di tutti i giorni, digitalizzando diversi aspetti, in ambito lavorativo, scolastico e quotidiano. Con la pandemia questa tendenza si è accentuata ancora di più, dato il ricorso sempre maggiore al digitale, che ha permesso alle persone di studiare e lavorare anche rimanendo a casa. In questo nuovo panorama è emersa la necessità di una diversa modalità di gestione dell’istruzione e l’eLearning ha preso piede in tutto il Paese, andando a sostenere la formazione di ragazzi e adulti.

I corsi online sono ormai una modalità molto diffusa, che offre la possibilità di completare un percorso formativo costruito su misura per l’utente, sia nelle modalità e nei tempi di accesso alle lezioni, sia nella scelta degli argomenti. Questi cambiamenti hanno portato alla nascita di nuove figure professionali, che hanno dovuto sviluppare competenze digitali, per restare al passo con i tempi. Tra queste, un ruolo di primaria importanza viene assunto dall’e-leader, una guida carismatica, che deve essere in grado di sfruttare al massimo le nuove tecnologie per far crescere l’azienda in cui lavora e rimanere sempre aggiornato sui cambiamenti che il digitale comporta.


Cos’è l’e-leadership?

Il termine “e-leadership” indica l’insieme delle capacità che portano una persona a saper guidare, influenzare e motivare un gruppo, utilizzando in modo intelligente il digitale. L’e-leadership indica l’attitudine ad utilizzare nel modo migliore le nuove tecnologie all’interno di un’azienda o di un’organizzazione o nell’introdurre il digitale nel settore in cui si opera. Le competenze di e-leadership sono costituite dall’insieme di capacità tradizionali tipiche di un leader e di quelle specifiche dell’ambiente digitale. In questo modo, tradizione e digitalizzazione si uniscono in un’unica figura.

La persona che detiene queste competenze viene definita e-leader. Secondo il sito governativo dell’ Agenzia per l’Italia Digitale, l’e-leader è la figura capace di “sfruttare le tecnologie digitali per definire e concretizzare progetti di innovazione digitali”. Si tratta di una persona che detiene sia competenze tradizionali di leadership, sia abilità digitali, mostrandosi come un professionista dalle mille sfaccettature e in continua evoluzione e aggiornamento. Ha acquisito e continua ad imparare nuove competenze sia grazie ai percorsi formativi che ha frequentato, sia dalle proprie esperienze lavorative.


Il percorso dell’e-leader

L’e-leader è un professionista dalla capacità creativa e innovativa, che spinge le aziende e le organizzazioni in cui lavora verso l’evoluzione e il cambiamento, in uno scenario futuro innovativo. Un e-leader può avere un ruolo di responsabilità al vertice dell’azienda, come dirigente o manager che guida i propri lavoratori, ma può anche non assumere una simile posizione ed essere una sorta di consulente in ambito di innovazioni.

L’importanza che ha questa figura è legata alla sua capacità di guardare oltre il presente e pensare a nuovi progetti in grado di superare gli schemi tradizionali, per portare il cambiamento. Per essere in grado di farlo, l’e-leader deve possedere varie competenze, che comprendono un’ottima conoscenza del mondo digitale, buone capacità di comunicazione e relazione e abilità organizzative e di gestione.

Il percorso dell’e-leader è composto da una continua integrazione di componenti diverse, che lo rendono un professionista poliedrico, in grado di mantenersi al passo con i tempi e di proporre progetti innovativi per il proprio settore. In generale, l’e-leader deve possedere:

  • Competenze formali, cioè quelle apprese durante il proprio percorso di formazione, a scuola, all’università o anche durante eventuali corsi di apprendimento online. Si tratta, quindi, del bagaglio di studio che la persona porta con sé.
  • Competenze non formali, cioè quelle acquisite durante il proprio percorso lavorativo, grazie alla partecipazione a progetti o simulazioni di situazioni reali, che hanno consentito di applicare le proprie conoscenze teoriche dal punto di vista pratico.
  • Competenze informali, cioè tutto ciò che viene appreso sul campo, con l’esperienza lavorativa diretta o nella propria vita quotidiana.

Per poter acquisire le competenze di e-leadership utili per diventare una figura professionale in grado di guidare il cambiamento e l’innovazione è necessario unire le proprie conoscenze alle proprie esperienze, nella volontà di mantenersi sempre al passo con le nuove tecnologie e guardare al futuro in modo lungimirante, per anticipare le tendenze che rendono il mondo del lavoro in continua evoluzione.


Le competenze di e-leadership

Le competenze fondamentali dell’e-leader comprendono l’utilizzo adeguato delle nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione digitale all’interno dell’azienda o dell’organizzazione in cui si opera. Queste competenze però, si devono integrare strettamente con quelle tradizionali tipiche di un leader e con quelle specifiche del settore in cui si lavora.

Le componenti essenziali dell’e-leadership possono essere distinte in cinque aree, che corrispondono a tre competenze generali, che un e-leader deve possedere per diventare una buona guida al passo con i tempi.

  1. Conoscenza del digitale. Padroneggiare il mondo digitale è una competenza fondamentale se si vuole diventare un buon e-leader. Senza un’ampia cultura sui nuovi dispositivi, infatti, diventerebbe molto difficile essere in grado di utilizzare le tecnologie in maniera innovativa, per portare la propria azienda a fare passi avanti e ad evolversi. Oltre ai possibili programmi, un e-leader deve restare al passo anche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In particolare, è bene conoscere i principali strumenti per la gestione della sicurezza online, così da evitare rischi da questo punto di vista, e le applicazioni che possono avere i diversi programmi online, a prescindere dal dispositivo di utilizzo (che si tratti di un computer o di uno smartphone). L’e-leader deve anche mantenersi informato sui dati relativi agli strumenti digitali e deve conoscere gli applicativi utili alla gestione e alla condivisione online e all’ottimizzazione dei tempi di lavoro. In questo modo, egli sarà in grado di apprendere i processi che caratterizzano l’innovazione digitale, così da applicarla alla propria azienda o organizzazione.
  2. Soft Skills. Con “ soft skills“ si indicano quelle competenze individuali e personali, che comprendono le attitudini e gli atteggiamenti di ogni persona nel modo di concepire il mondo e di intrattenere rapporti di comunicazione e relazioni con gli altri. È chiaro che buona parte delle soft skills dipende dal carattere individuale di ogni persona e rientrano nelle caratteristiche tipiche di un leader. Siamo, quindi, in questo caso nell’ambito delle competenze tradizionali di leadership. Carisma, capacità comunicative e gestione del gruppo e del conflitto sono, in parte, doti personali appartenenti al carattere di ognuno. Questo, però, non vuol dire che chi non possiede in modo innato queste competenze non possa diventare un buon leader. Le capacità di adattarsi alle diverse situazioni, di risolvere i problemi, comunicare in modo efficace, gestire i conflitti e motivare i propri dipendenti possono essere apprese o affinate tramite un’adeguata formazione e grazie all’esperienza.
  3. Leadership organizzativa. Si tratta dell’insieme delle competenze organizzative che comprendono le capacità di pianificare, progettare e programmare un evento futuro, gestendo al meglio le risorse che si possiedono. Saper coordinare il proprio gruppo di lavoro, valorizzandone ogni componente e spingendolo a collaborare con i colleghi, costituiscono le capacità che un buon leader deve possedere. In questo modo, infatti, i dipendenti saranno portati a guardare insieme verso un’unica direzione e saranno più motivati a raggiungere l’obiettivo preposto di innovazione digitale. Nel concreto, l’e-leader che possiede una leadership organizzativa, deve essere in grado di:
  • Riconoscere le opportunità di innovazione e di cambiamento che gli si pongono davanti nel futuro, basandosi sulle potenzialità che offre l’applicazione del digitale ai diversi abiti lavorativi;
  • Identificare progetti innovativi e completi, che non consistano solamente della digitalizzazione di progetti esistenti, ma che siano costruiti appositamente per l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, che offrono opportunità completamente diverse e innovative. Adattare ciò che si era pensato per il cartaceo al digitale non è mai una buona soluzione, perché il mondo dell’online utilizza una prospettiva completamente diversa, che può essere sfruttata per la creazione di un’evoluzione del tutto nuova dei diversi ambiti di lavoro.

A queste competenze di carattere generale, se ne aggiungono altre due, rivolte in particolare agli e-leader della pubblica amministrazione:

  1. Gestione della pubblica amministrazione. Oltre alla capacità di guidare e gestire il proprio team, un buon e-leader deve conoscere anche il contesto della pubblica amministrazione, così da poter individuare le nuove tendenze e le possibili applicazioni, per imporsi in questo campo. È fondamentale che possieda conoscenze e capacità organizzative ed etiche necessarie per prendere decisioni conformi alle linee guida legislative, legate alla strategia e alla missione specifica della pubblica amministrazione.
  2. Conoscenza dei processi digitali della pubblica amministrazione. Per attuare un cambiamento innovativo, l’e-leader della PA deve possedere anche competenze tecnologiche e digitali. Questa figura, infatti, deve essere in grado di assicurare il rispetto dei principi che regolano la cittadinanza digitale, di modo che sia un ambiente inclusivo, accessibile a tutti e trasparente, così da mettere i cittadini nella condizione di accedere ai propri diritti digitali, nel rispetto della privacy e nella tutela della sicurezza. Inoltre, l’e-leader della PA deve saper realizzare progetti innovativi e di riorganizzazione, che portino al miglioramento dell’efficacia e della qualità dei propri servizi.

Nel nuovo ambiente digitale, la figura dell’e-leader è diventata di fondamentale importanza per ogni azienda, perché possa avere una visione orientata al futuro e utilizzare le nuove tecnologie non tanto per ottimizzare e migliorare ciò che già esiste, ma soprattutto per anticipare i tempi e i bisogni futuri. Per questo, abilità nel gestire le risorse digitali e capacità di organizzazione e motivazione sono fondamentali perché il capo di un’azienda sia prima di tutto un buon e-leader.


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