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Le 5 infografiche in motion graphics che fanno la differenza nell’eLearning

Perché e quando è il caso di realizzare un’infografica animata in un corso eLearning? Ecco 5 consigli per questo tipo di asset nelle tue produzioni e-learning. 

La produzione di contenuti per l’e-learning è un’attività soggetta a rapido cambiamento dei trend e del gusto. Non viene dato spazio soltanto all’interazione, alla fruibilità del corso o alla scelta dei contenuti. Molto spesso è necessario trovare gli strumenti giusti per raccontare al meglio i contenuti che ci vengono forniti dai nostri clienti o che noi stessi abbiamo scritto per il nostro corso dopo una ricerca sulle fonti. 

Per questo motivo, uno degli asset evergreen della produzione di contenuti per l’e-learning è, a mio avviso, l’ infografica. Una produzione dalle grandi potenzialità che offre migliori possibilità se viene animata. 

Perché e quando è il caso di realizzare un’infografica animata? Ecco 5 consigli per questo tipo di asset nelle tue produzioni e-learning. 

1. Di’ pure addio ai terribili punti elenco

In generale, quando ci troviamo a trasformare un progetto di formazione in un contenuto e-learning dobbiamo necessariamente fare i conti con i bullet point, ovvero quei terribili punti elenco che minacciano l’attenzione dei fruitori del corso. 

Per chi scrive un corso, utilizzare tanti punti elenco può risultare pratico per due motivi: sintetizzare i contenuti e organizzarli.

Purtroppo, però, in fase di design della soluzione e-learning dobbiamo necessariamente trovare un modo per trasformare una serie di liste attraverso efficaci soluzioni grafiche.

Un elenco può così diventare un’infografica sequenziale, con frecce e testo che si alternano con il voice over e che permettono al discente di non trovarsi davanti a muri di testo privi di appeal.

Modello di infografica

Un’altra soluzione è la possibilità di scegliere infografiche che consentono di “spezzare” l’argomento in parti diverse, attraverso infografiche in movimento che consentono di organizzare in blocchi i contenuti, per renderli maggiormente fruibili agli utenti del corso.

Modello di infografica a blocchi

Esistono diverse soluzioni creative e centinaia di template già pronti, sia in formato vettoriale che in formato After Effects. Questi ultimi consentono di velocizzare l’attività di animazione, dovrai limitarti soltanto a compilare i campi e a sincronizzare il contenuto dell’infografica con il voice over. Molto meglio che lanciare un freddo punto elenco a schermo, no?

Quando i miei clienti mi presentano delle lunghe liste o argomenti che presentano punti elenco spesso noiosi o incomprensibili, provo sempre a mettermi dalla parte dell’utente e mi chiedo “come posso fare per seguire questo corso senza annoiarmi?”.

Per questo motivo scelgo delle infografiche che siano per prima cosa organizzate, poi graficamente coerenti con il resto del corso e, principalmente, che suddividano l’argomento in punti che aiutano la memoria. Ma di questo ne parleremo più avanti. 

2. Illustrare il cambiamento nel tempo

Un’infografica non consente soltanto di canalizzare l’attenzione su un dato argomento ma può raccontare un dato nel tempo. 

Quanto è aumentato il fatturato di tale azienda dal 2016 al 2022?
Quali sono stati gli spostamenti delle navi da crociera nel mediterraneo nel 2021?
Quanto è cambiata la popolazione di Benevento dal 2000 ad oggi?
Quanti sono i lavoratori dell’azienda che non si sono infortunati in seguito all’introduzione di un macchinario evoluto?

Tutti questi dati possono essere riportati all’interno di un range di informazioni ed è possibile raccontarne il cambiamento attraverso un’infografica dinamica, ovvero attraverso una tabella che cambia sullo schermo. 

Il cambiamento può essere raccontato attraverso un voice over oppure semplicemente con i dati a schermo e una musica che accompagna l’animazione. 

Ricordati di essere sempre semplice ed essenziale nella presentazione dei dati. Gli utenti apprezzano infografiche pulite, con dati e argomenti che vengono trattati con semplicità.

Le infografiche animate ci consentono di trasformare un dato un po’ più noioso in una risorsa piacevole da studiare: è un po’ l’obiettivo del lavoro di un instructional designer, no?

3. Usare le infografiche per la brand identity

In inglese si dice “Data is beautiful” per evidenziare la bellezza intrinseca dei dati ma, soprattutto, la capacità di creare infografiche accattivanti. 

Per questo motivo, che tu sia un manager che si occupa di marketing in azienda o uno sviluppatore di contenuti per l’e-learning, potrai utilizzare le infografiche per aumentare la consapevolezza del tuo brand o quella del tuo cliente. 

Uno dei metodi più semplici ed efficaci (per la serie less is more) è quello di creare continuità con i colori aziendali nello sviluppo di un’infografica. Difatti, molte aziende dispongono di linee guida grafiche come modello da seguire per tutti i contenuti che vengono realizzati, dai post social alle slide per le presentazioni passando proprio… per i contenuti e-learning. 

Per questo motivo è essenziale utilizzare all’interno delle tue infografiche:

  • I font utilizzati dal cliente o dalla tua azienda
  • I colori proposti all’interno delle linee guida aziendali o del tuo cliente
  • Il logo in bella vista
  • Uno stile grafico che crei continuità con i contenuti proposti solitamente dall’azienda o dal cliente

Non dimenticare di creare continuità anche con il resto del corso che vorrai sviluppare: perché un corso sia gradevole agli utenti dovrai realizzare infografiche che siano visivamente coerenti con i contenuti che non racconteranno dati o punti elenco. 

Inoltre, i contenuti saranno più facilmente ricondivisibili e apprezzabili dagli utenti sui social che hanno una soglia di attenzione… davvero bassa!

4. Riutilizzare le infografiche per i social e come “download” nella sezione risorse del corso

Le infografiche, siano esse animate o statiche, possono rappresentare un validissimo strumento per fissare alcuni argomenti e comunicarli all’esterno del corso. 

Molto spesso i miei clienti mi chiedono di estrapolare alcune schermate che contengono infografiche, schemi, riassunti visivi per poterle poi riutilizzare come risorse per il corso da stampare (sì, non è il massimo della sostenibilità, ma viene spesso richiesto) o scaricare.

Tuttavia le infografiche realizzate per i corsi possono essere anche utilizzate per comunicare all’esterno dei corsi alcuni dati, possono essere utilizzate come teaser del corso per invogliare a comprarlo oppure, caso ancora più sorprendente, vengono caricate su forum e social di settore dove tantissimi fan dei dati postano ogni giorno alcune tra le più belle infografiche che potrai mai vedere.

Un famoso esempio è il canale r/dataisbeautiful sul social Reddit, un vero e proprio calderone di infografiche che raccoglie migliaia di iscritti entusiasmati dal poter vedere il comportamento dei dati su grafiche. E gli argomenti, inutile dirlo, sono i più disparati: si va dai dati della pandemia fino alla crescita della popolazione statunitense, passando per dati sulle criptovalute e per quelli sul cambiamento della temperatura del pianeta Terra. Provare per credere. 

5. Utilizzare le infografiche per dare informazioni precise da richiedere nei test finali

Le infografiche si dimostrano un ottimo strumento per canalizzare l’attenzione verso alcuni argomenti un po’ ostici ma importanti che, senza un aiuto grafico o dinamico, rischierebbero di passare inosservati. 

È il caso di alcune date importanti, di argomenti sulla sicurezza sul lavoro, di liste di documenti che vanno o non vanno ri-condivisi dai dipendenti per non creare fuoriuscita di dati sensibili o protetti e così via. 

Spesso i miei clienti mi chiedono di realizzare corsi che raccontino le regole e le buone pratiche per la sicurezza all’interno di un’azienda. Si tratta di una lista di norme e normative, di regole da tenere e di divieti di ogni tipo… come fare quindi a mantenere viva l’attenzione e permettere di ricordare alcuni argomenti importanti?

Un’infografica permette così non solo di migliorare la resa grafica di un argomento ma di canalizzare l’attenzione verso un dato che può essere riproposto nel test finale del corso. 

Bada bene, potrai sia riprendere l’infografica nel test per fornire al discente una rapida revisione dei dati prima di rispondere alla domanda oppure, cosa più semplice, potrai fare domande specifiche sugli argomenti che sono stati forniti all’interno del corso grazie alle infografiche.

Per gli studenti sarà più semplice ricordare alcuni argomenti, soprattutto se presentati come punti elenco (vedi il punto 1 di questo articolo), in modo da poter rispondere con coerenza alle domande che saranno presentate nel test finale. 

Insomma, l’utilizzo delle infografiche non si esaurisce ad un mero “abbellimento” dei dati ma può avere una particolare importanza soprattuto nella strategia del design del tuo corso, oppure possono essere riproposte sui social network per fare pubblicità e aumentare l’engagement degli utenti.

Le potenzialità di un corso che utilizza le infografiche sono sicuramente superiori rispetto a corsi che non ne presentano. Questo essenzialmente perché le infografiche permettono di semplificare l’apprendimento e di alternare i contenuti del corso in modo da non dover ascoltare passivamente una lezione obbligatoria su argomenti che possono risultare monotoni.

Esistono numerosi strumenti per creare infografiche senza avere competenze nello sviluppo di motion graphics: il mio consiglio è di dare spazio alla dinamicità (utilizzo di grafiche animate che vanno in sincrono con la voce) o all’interattività (utilizzo di infografiche cliccabili, siano esse create in formato scorm o con strumenti presenti sul web).

A volte basta una ricerca su Google per trovare strumenti che permettono di compilare campi e realizzare ottime infografiche in modo rapido e con risultati davvero piacevoli.

Non limitarti ai grafici a torta o agli istogrammi classici, ma vai alla ricerca dei template più originali, delle mappe, degli ultimi trend che puoi vedere sui giornali e valorizza il gusto a favore del freddo dato. 


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