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Formazione online o ibrida? Le 5 differenze

Cos’è l’apprendimento ibrido e quali sono le sue caratteristiche? Ecco cosa lo rende diverso dall’e-learning e dall’apprendimento misto.

Le nuove tecnologie hanno completamente cambiato il modo di insegnare e di avvicinarsi alla formazione. Durante il lockdown che seguì alla pandemia da Covid-19, l’apprendimento si serviva interamente delle piattaforme web e l’e-learning era diventata l’unica soluzione possibile per accedere alla formazione, sia scolastica che lavorativa. Con il ritorno in aula, l’e-learning e i supporti digitali non sono stati abbandonati, ma sono andati ad arricchire le modalità di formazione, creando possibilità di formazione che si servono sia dei supporti tradizionali, che di quelli digitali. Sono alcune delle forme di apprendimento ibrido e misto, che prevedono l’utilizzo di entrambe le modalità di formazione, organizzate secondo diverse metodologie.

Che cos’è l’apprendimento ibrido?

Con apprendimento ibrido, o hybrid learning, si intende un approccio formativo che unisce i corsi in presenza con quelli online, creando una fusione tra lezione fisica e virtuale. Lo studente, quindi, potrà scegliere a sua discrezione se seguire la lezione in presenza, in classe, o da casa connettendosi da remoto con qualsiasi dispositivo digitale.

Nella didattica ibrida, quindi, lo spazio fisico e gli strumenti tradizionali del faccia a faccia si uniscono alla dimensione virtuale e ai supporti digitali e multimediali. Le lezioni si svolgono in contemporanea sia in classe che online, permettendo allo studente di godere di una serie di materiali di diverso genere, dando a lui la possibilità di scegliere tra il metodo tradizionale o l’e-learning. Lo studente, quindi, può selezionare lo stile di apprendimento che meglio si adatta alle sue esigenze e decidere come frequentare le lezioni, se in presenza o online.

L’apprendimento ibrido, per queste sue caratteristiche, offre agli studenti una serie di vantaggi:

  • Garantisce un’istruzione anche a chi non ha la possibilità di partecipare fisicamente alle lezioni;
  • È più accessibile per le persone diversamente abili, perché elimina le barriere fisiche;
  • Elimina le distanze, rendendo possibile l’unione di persone situate fisicamente dall’altra parte del mondo;
  • Permette agli utenti di connettersi da casa;
  • Arriva anche nelle zone più remote;
  • Consente la partecipazione in presenza, seguendo fisicamente le lezioni, a chi preferisca la modalità di apprendimento tradizionale.

Gli strumenti dell’apprendimento ibrido

Nell’hybrid learning sono diversi gli strumenti che possono essere utilizzati per la formazione. Tra gli altri, si possono ricordare:

  • La videoconferenza, che permettere di tenere contemporaneamente la stessa lezione sia in presenza che online, per consentire l’apprendimento sincrono;
  • Il sistema di gestione, cioè una piattaforma LMS, che permette di accedere ai contenuti digitali e di tenere traccia dei progressi di apprendimento degli studenti;
  • I forum o le chat, che consentono agli studenti collegati da remoto di interagire con i professori o con gli alunni presenti in classe e di collaborare in caso di lavori a gruppi.

Proprio grazie ai diversi strumenti che mette a disposizione dello studente, l’apprendimento ibrido può combinare insieme varietà di apprendimento, dando vita a diversi modelli, tra cui:

  • Didattica differenziata per gli studenti in aula e quelli collegati online da remoto: l’insegnante, quindi, prevede diverse attività a seconda della modalità di apprendimento scelta dagli alunni, per permettere loro di seguire adeguatamente la lezione. Utilizzando questo modello, gli studenti svolgono lo stesso programma e interagiscono tra loro, ma svolgono attività differenziate.
  • Modello multitraccia: anche in questo caso, gli studenti che scelgono la didattica tradizionale seguono la stessa lezione di quelli che optano per l’e-learning, senza però dover per forza interagire tra loro.
  • Modello a progetto, che viene usato quando le lezioni richiedono anche il ricorso all’apprendimento esperienziale. Gli studenti che svolgono le lezioni in presenza possono facilmente ricorrere a esperienze pratiche, per mettere in atto ciò che hanno imparato nelle lezioni teoriche. È chiaro che gli studenti collegati da remoto non potranno svolgere le stesse esperienze. È possibile, però, ideare un progetto a cui possono lavorare gli alunni a distanza, grazie all’aiuto di simulazioni virtuali, che permettano loro di calarsi nella realtà e fare un’esperienza pratica virtuale.

La didattica ibrida combina diverse forse di apprendimento: quello formale, quello informale e quello basato sull’esperienza, per permettere allo studente di raggiungere una formazione completa, mettendo anche in pratica le conoscenze acquisite durante il corso teorico. L’hybrid learning offre varie modalità di formazione sia agli studenti in presenza, che a quelli collegati da casa tramite un supporto digitale, unendo la didattica tradizionale all’e-learning.

Apprendimento ibrido non vuol dire misto

L’apprendimento ibrido, quindi, unisce la realtà al mondo virtuale. Spesso questa modalità di formazione viene usata come sinonimo di apprendimento misto, ma esistono delle differenze che rendono queste strategie due approcci diversi alla formazione. Il blended learning (cioè l’apprendimento misto) consiste in un percorso didattico che prevede sia l’utilizzo dei metodi tradizionali, che quello dell’e-learning.

Ma, a differenza dell’apprendimento ibrido, dove le lezioni vengono effettuate contemporaneamente online e in presenza, mantenendo lo stesso programma per tutti gli alunni a prescindere dal tipo di fruizione scelto, il blended learning prevede la presenza di elementi online e offline in momenti diversi: solitamente le lezioni si svolgono in aula e vengono poi affiancate da corsi online. Quindi, mentre nell’apprendimento ibrido gli studenti possono decidere se fare lezione in presenza o online, in quello misto la parte di formazione online è complementare alle attività che si fanno in classe.

Il blended learning è un metodo didattico che si svolge in modalità mista: una parte del corso viene tenuta in aula, mediante la didattica tradizionale, mentre una parte avviene online, con l’utilizzo delle nuove tecnologie. Un esempio di apprendimento misto è quello della classe rovesciata, flipped classroom: in questo caso, gli studenti utilizzano le piattaforme online per acquisire le nozioni di cui hanno bisogno e successivamente si confrontano con il docente in aula. Un'altra modalità di apprendimento misto è il modello di rotazione, che prevede l’accesso alla didattica da remoto e alla formazione in aula a turno.

Formazione online o ibrida? Le 5 differenze

L’apprendimento online è facilmente distinguibile dalla formazione tradizionale, che avviene in aula. Ma, quando si parla di apprendimento ibrido (e anche di blended learning) la distinzione diventa più sottile. Per questo, bisogna fare attenzione a riconoscere cinque differenze tra formazione online e ibrida:

  1. Gli elementi tradizionali. Nell’e-learning le caratteristiche della formazione faccia a faccia vengono eliminate, a favore di un apprendimento che passa esclusivamente per il web, servendosi di strumenti virtuali ed eliminando la relazione in presenza tra gli utenti e il formatore e tra gli studenti stessi. L’hybrid learning, invece, permette di scegliere tra entrambe le modalità didattiche, a seconda delle esigenze dei singoli alunni.
  2. Il ruolo del formatore. Nell’apprendimento online, spesso, la figura dell’insegnante è secondaria, se non inesistente, perché gli utenti ricorrono ai software e si interfacciano solamente con una macchina, che sia un computer o uno smartphone. Nell’apprendimento ibrido, invece, la figura del formatore è attiva, perché l’insegnante è presente ovunque e può essere raggiunto sia di persona, per un incontro faccia a faccia, che da remoto con una videochiamata.
  3. Il dinamismo. Il contenuto dei corsi e-learning è solitamente uniforme, mentre nell’hybrid learning le singole lezioni risultano diverse. Infatti, i corsi online vengono progettati inizialmente e, a meno di modifiche, restano uguali per le varie classi e gli studenti che partecipano al corso faranno la stessa esperienza. Nel caso dell’apprendimento ibrido, invece, le lezioni cambiano di volta in volta, perché a tenerle è una persona fisica, che può decidere di modificare del tutto o in parte i moduli dei propri corsi.
  4. L’autonomia e la relazione. La formazione online lascia agli utenti una totale autonomia, permettendo loro di decidere il momento e il luogo in cui accedere all’apprendimento. La possibilità di collegarsi da remoto, infatti, consente agli studenti di seguire le lezioni o effettuare le esercitazioni in qualunque luogo e in qualsiasi momento, senza doversi per forza recare in posto fisico. L’apprendimento ibrido, invece, avviene in sincrono online e offline, lasciando meno possibilità di scelta agli studenti, ma dando loro l’opportunità di partecipare a eventi dal vivo. Sia nell’e-learning che nell’apprendimento ibrido l’aspetto della relazione è fondamentale, perché permette all’utente di confrontarsi con altri studenti e con il docente, arricchendo le proprie conoscenze. Anche i supporti digitali curano l’aspetto relazionale, grazie alle chat e ai forum che, oltre a creare una connessione tra l’utente e l’insegnante, consentono di tessere una rete tra i vari studenti, che possono così scambiare tra loro opinioni e dubbi sui corsi che seguono. Nell’apprendimento ibrido, a relazionarsi tra loro sono solitamente alunni di uno stesso corso, che seguono le lezioni contemporaneamente, chi da remoto e chi in presenza, mentre nella formazione online possono incontrarsi virtualmente persone iscritte a diverse lezioni.
  5. La sfera digitale. Nell’e-learning l’apprendimento online è l’unico possibile e la formazione rimane relegata alla sfera virtuale: testi, immagini, video e file audio vengono caricati su una piattaforma che permette all’utente di accedere a tutte le conoscenze di cui ha bisogno. Anche l’apprendimento ibrido si serve dei supporti virtuali, ma la formazione può avvenire anche offline.

Nonostante queste modalità di apprendimento abbiano molte caratteristiche comuni, non vanno confuse tra loro perché rappresentano sfumature diverse della formazione nata con l’arrivo delle nuove tecnologiche, che stanno entrando sempre più prepotentemente nella vita quotidiana dei cittadini di tutto il mondo. L’hybrid learning rappresenta l’unione tra la vita online e quella offline, venendo incontro alle esigenze degli studenti e dei lavoratori, che possono scegliere la modalità di apprendimento che più si avvicina ai propri bisogni.


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