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L’efficacia dell’apprendimento basato sull’indagine nei corsi eLearning

Scopriamo cos’è l’apprendimento basato sulla ricerca, quali vantaggi offre alla formazione online e le strategie per applicarlo in ambito eLearning.

Per sviluppare un percorso di formazione duraturo ed efficace è fondamentale che gli studenti si sentano protagonisti di questo processo. Un apprendimento attivo è un metodo utile per permettere agli alunni di assimilare concetti e nozioni, ma anche per sperimentare in prima persona situazioni concrete. Tra le varie possibilità offerte a docenti e studenti per mettere in atto metodi di formazione che comprendano il coinvolgimento, l’apprendimento basato sull’indagine offre numerosi vantaggi, non solo nella formazione tradizionale, ma anche nell’eLearning. Ecco perché è importante capire di cosa si tratta e come poter adattare questa tipologia educativa anche all’ambiente digitale, per garantirne un’efficacia che interessi, oltre alla formazione in presenza, anche il mondo dell’eLearning.


Che cos’è l’apprendimento basato sull’indagine?

Nonostante i grandi cambiamenti, spesso siamo ancora soliti immaginare la fruizione della formazione come un’aula piena di studenti seduti al proprio banco, muniti di quaderno e penna e pronti ad assorbire in modo generalmente passivo le nozioni e i concetti che vengono forniti da un insegnante. Questa immagine è ormai remota e il mondo dell’apprendimento ha fatto grandi passi avanti, soprattutto nel coinvolgimento degli alunni e nella creazione di una partecipazione attiva da parte loro. È qui che entra in gioco la formazione basata sull’indagine, un metodo di insegnamento che pone gli studenti al centro del processo di apprendimento, perché li rende elementi attivi della conoscenza.

Questa modalità di formazione, infatti, prevede la ricerca da parte degli stessi alunni delle informazioni che interessano il loro percorso di studio. Piuttosto che ricevere nozioni direttamente dai propri insegnanti, lo studente viene stimolato per ricercare attivamente le risposte alle proprie domande e le informazioni che gli servono per affrontare una determinata situazione. Si tratta di condurre un’indagine che, nel soddisfare la curiosità e acquisire un determinato concetto, permetta agli utenti anche di sviluppare le proprie competenze sociali e di risoluzione dei problemi. Non si tratta più, quindi, solamente di memorizzare le informazioni fornite dall’insegnante o trovate sui libri, ma di agire in prima persona per ricercare ciò che soddisfa il proprio interesse o che risolve un problema, permettendo l’acquisizione delle conoscenze in modo divertente, collaborativo e interattivo.

Per mettere in atto l’insegnamento basato sull’indagine è possibile ricorrere a quattro forme di ricerca:

  1. Conferma: l’insegnante fornisce agli studenti una problematica da risolvere o una domanda a cui rispondere, rendendo già noto il risultato finale. L’obiettivo sarà quello di confermare il risultato, attraverso un’indagine o un’attività pratica. In questo modo, gli alunni potranno mettere in campo le proprie conoscenze pregresse e procedere secondo il metodo di indagine per arrivare a confermare quanto stabilito a monte.
  2. Indagine strutturata: l’insegnante fornisce agli studenti la domanda e anche la procedura per raggiungere il risultato o una serie di passaggi da svolgere uno dopo l’altro per rispondere alla richiesta. L’obiettivo, quindi, è arrivare ad un risultato seguendo un metodo di indagine preciso, di modo che vengano raccolte prove ed evidenze che giustifichino la risposta finale.
  3. Indagine guidata: l’insegnante pone agli studenti una domanda. Per arrivare alla soluzione, sarà necessario progettare il metodo di indagine e svolgere le ricerche necessarie per trovare una risposta convincente. Gli alunni vengono aiutati da linee guida, risorse o indizi, ma sono liberi di trovare il proprio metodo di indagine, senza avere una struttura precisa dei passaggi da seguire.
  4. Indagine aperta: gli studenti identificano il proprio argomento di interesse, sviluppando le domande che più ritengono interessanti, per poi progettare il metodo di indagine migliore e arrivare ad un risultato finale. Questa ultima forma fa calare maggiormente gli studenti nella realtà, perché li rende completamente autonomi, senza il coinvolgimento dell’insegnante.

L’apprendimento basato sull’indagine consente agli studenti di esplorare in prima persona situazioni e problemi realistici, così che possano imparare non soltanto dai risultati, ma da tutto il processo di ricerca. Questo li porta a sviluppare la propria curiosità, a fare domande e ad esplorare il mondo che li circonda, permettendo loro di coltivare capacità sociali e di problem solving, oltre ad acquisire conoscenze.

Questa modalità di formazione risulta efficace non solo nell’istruzione tradizionale, ma anche in quella digitale, dove può essere utilizzata anche per coinvolgere maggiormente gli utenti, rendendo l’esperienza di apprendimento più personale e interattiva.


Come applicarlo nei corsi online?

Per applicare il metodo di apprendimento basato sull’indagine nell’eLearning non basta semplicemente trasferire le stesse strategie online, ma è necessario adattarlo e adottare delle modalità che permettano agli studenti di svolgere il percorso formativo traendo vantaggio dalla modalità di ricerca anche a distanza.

Non sempre è semplice riprodurre nel mondo digitale le azioni, i metodi e le emozioni della realtà. Questo vale anche per l’apprendimento online che, perché risulti efficace, necessita di particolari accorgimenti. Fondamentale è evitare di accomunare eLearning con formazione in presenza e, al contrario, sfruttare in maniera adeguata tutte le risorse che offre il mondo virtuale. Per fare in modo che la formazione basata sulla ricerca sia efficace anche nei corsi digitali, è possibile utilizzare una o più delle seguenti strategie:

  1. Inizia con una domanda. L’apprendimento basato sull’indagine è un metodo di insegnamento e, per questo, la progettazione del corso dal punto di vista contenutistico non cambia. A mutare è invece la modalità con cui approcciarsi alla formazione. Per fornire un contenuto seguendo il metodo dell’indagine è importante iniziare con una domanda, che può essere posta dall’insegnante sulla base dei contenuti del corso, o che può essere presentata dagli utenti stessi. Per permettere agli utenti di formularla online è possibile lasciare uno spazio vuoto di digitazione.
  2. Anticipa gli studenti. Una volta raccolte o poste le domande, bisogna essere pronti nel non disattendere le attese degli alunni. Per questo, è importante anticipare i loro desideri e le loro curiosità. Per riuscirci è possibile ricorrere a un sondaggio, che il creatore del corso può sottoporre agli utenti prima dell’inizio del percorso di formazione. In questo modo, potrai capire quali sono gli interessi dei tuoi studenti ed orientare le tue lezioni in base a quelli, senza rischiare di andare in tutt’altra direzione e annoiare i partecipanti al corso.
  3. Guida gli studenti. Una volta definita la domanda (o le domande), è possibile attuare il metodo di indagine. Ma in un’aula virtuale l’insegnante non ha la libertà di muoversi e rispondere ai dubbi degli alunni che si presentano via via che si procede nel percorso. Per questo, in un ambiente online è fondamentale una guida più strutturata, che fornisca indicazioni precise e dettagliate sulla conduzione della ricerca, l’analisi dei dati e la presentazione dei risultati. Se si vuole utilizzare la strategia della conferma, che consiste nel lavoro a ritroso dalla soluzione per verificare il risultato fornito, è utile fornire agli utenti degli esempi, come lo studio di casi che includano le soluzioni. Per condurre gli studenti nella sperimentazione del metodo basato sull’indagine è utile anche fornire loro anche delle guide strutturate, che prevedano la progettazione di un modulo di ricerca, sulla base delle indicazioni fornite.
  4. Usa le risorse digitali. Il mondo online offre una serie di risorse non sempre presenti nella formazione tradizionale, come la possibilità di reperire dal web video, articoli o immagini utili al processo di ricerca. In un corso eLearning questi materiali sono degli alleati fondamentali, che permettono agli utenti di avere a disposizione una quantità infinita di informazioni e di spunti.
  5. Prevedi laboratori virtuali e simulazioni. I laboratori virtuali permettono agli studenti di approcciarsi in modo pratico a situazioni e problemi reali, ma senza correre rischi di alcun tipo. Anche le simulazioni offrono agli alunni degli spaccati di vita reale, che essi possono affrontare, senza pericoli di alcun tipo. In questo modo, gli studenti potranno applicare concretamente le proprie conoscenze e sperimentare il metodo basato sull’indagine in modo diretto, applicandolo anche a situazioni reali e che potrebbero incontrare in ambito lavorativo.
  6. Favorisci la collaborazione. L’unione degli studenti nella risoluzione dei problemi è una risorsa importante e vantaggiosa. In una classe fisica, questa interazione è facile da raggiungere, ma in una classe virtuale è necessario ricorrere agli strumenti giusti. Per questo, è importante favorire la partecipazione alle bacheche di gruppo virtuali, ai forum o alle discussioni online. In questo modo, verrà garantita una collaborazione tra gli utenti in tempo reale.
  7. Pianifica dei feedback. Per garantire agli studenti il supporto necessario, l’insegnante può pianificare delle sessioni di verifica, in cui si esprimono i dubbi o le difficoltà date dall’utilizzo del metodo formativo. In questo modo, sarà possibile aggiustare eventualmente il tiro.

L’efficacia dell’apprendimento basato sull’indagine

La formazione basata sulla ricerca è un metodo efficace da utilizzare nell’ambito dell’apprendimento sia tradizionale che digitale, per aumentare la comprensione e la partecipazione degli studenti. Infatti, questa metodologia di insegnamento presenta diversi vantaggi:

  1. Sviluppa la curiosità degli studenti, che sono portati ad analizzare i propri interessi e a porre domande che possano chiarire i loro dubbi.
  2. Migliora le capacità di risoluzione dei problemi, perché gli studenti si trovano a dover affrontare delle situazioni reali e fornire soluzioni pratiche ai problemi, attraverso l’analisi della situazione, la ricerca di soluzioni e il raggiungimento di un obiettivo.
  3. Permette di rafforzare la collaborazione tra pari, perché rende necessario il confronto con gli altri, per cercare la soluzione migliore al problema che ci si trova a dover risolvere.
  4. Migliora le conoscenze degli utenti, perché permette loro di applicarle concretamente, consentendo di sviluppare le competenze ad esse legate, agendo in prima persona e partecipando così attivamente al processo di apprendimento.
  5. Aumenta la fiducia nelle proprie capacità, perché dimostra agli studenti di poter risolvere situazioni reali con il proprio bagaglio formativo e grazie alle proprie capacità.

L’apprendimento basato sull’indagine risulta quindi un metodo efficace nella formazione online, perché permette agli studenti di sentirsi parte attiva di tutto il processo, rendendoli partecipi in prima persona della propria formazione.


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