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Tecnologie per la formazione: la crescita del mercato italiano

Il fatturato delle aziende italiane EdTech ha superato i 2.8 miliardi di euro. Scopriamo tendenze e sfide della formazione digitale in Italia e nel mondo.

Nel 2022 le aziende italiane hanno dedicato il 40% del budget della formazione a forme di digital learning, equivalente a circa 480 mila euro per azienda.

È quanto rivelano i dati presentati dall’Osservatorio EdTech della School of Management del Politecnico di Milano in occasione del convegno “Lo stato dell’Edtech in Italia: le sfide della formazione tra capacità umane e artificiali”.

In questo articolo, analizzeremo i risultati di questa indagine, concentrandoci in particolare su:


Focus sulla formazione aziendale in Italia

In ambito aziendale, il digitale viene utilizzato principalmente a supporto della formazione obbligatoria, inclusi i temi legati alla sicurezza sul lavoro, e della formazione linguistica.

“La flessibilità nell’erogare e fruire della formazione nei tempi e luoghi più adatti, la possibilità di coinvolgere un numero maggiore di utenti e l’efficienza, data dal contenimento dei costi e dall’ottimizzazione dei tempi, sono i maggiori benefici derivanti dall’adozione di soluzioni tecnologiche a supporto della formazione”, spiega Tommaso Agasisti, responsabile scientifico dell’Osservatorio EdTech.

Oggi, il canale del digitale è quello più utilizzato per erogare contenuti formativi e supera, seppur di poco, la tradizionale lezione d’aula. E, per il 2023, le aziende italiane prevedono un trend di investimento in EdTech in crescita del 4,9%.

La principale sfida da vincere riguarda tuttavia la scarsa cultura digitale delle aziende italiane. “Per rendere la formazione più efficace è necessario riprogettare in maniera strategica l’intero processo, sperimentare gli strumenti più adatti per l’apprendimento dello specifico contenuto formativo e coinvolgere le persone, in primis i formatori, in questo cambiamento” conclude Tommaso Agasisti.


La formazione scolastica e universitaria in Italia

In ambito scolastico, il 90% degli istituti intervistati ha attivato percorsi di formazione ai docenti per l’utilizzo degli strumenti digitali. Secondo Martina Mauri, direttrice dell’Osservatorio EdTech, manca tuttavia un coordinamento regionale e le decisioni sono demandate alle singole scuole. E aggiunge: “Appare urgente, in questa direzione, che il Ministero dell’istruzione e del merito fornisca suggerimenti metodologici ed operativi alle istituzioni scolastiche”.

Per il 59% delle scuole coinvolte nell’indagine, infatti, almeno la metà dei docenti non si sente a proprio agio nell’utilizzo delle nuove tecnologie formative.

Eppure, i vantaggi legato all’adozione di soluzioni digitali per la didattica sono numerosi: maggior coinvolgimento degli studenti (78%), inclusione di ragazzi più introversi e/o con bisogni particolari (68%), aumento efficacia didattica (50%).

Per quanto riguarda le università, in media il 5,6% del budget di ateneo è destinato alla trasformazione digitale e il 57% delle università ha aumentato gli investimenti in queste iniziative rispetto al 2022. La maggior parte degli atenei offre una buona percentuale di corsi di studio in presenza supportati da strumenti digitali (96%) come le piattaforme LMS, oppure permette di fruire della registrazione delle lezioni (50%). In merito agli strumenti più innovativi, quelli maggiormente diffusi sono gli open badge (58%), i sistemi di gamification (46%) e di realtà virtuale e/o aumentata (31%).


Il mercato EdTech in Italia e nel mondo

A livello geografico, il mercato principale è quello del Nord America, con il 36% del fatturato globale. Tuttavia, le prospettive di crescita più significative a breve e medio termine sembrano emergere dall’area Asia-Pacifico.

In Europa, i mercati più grandi e consolidati sono il Regno Unito, la Francia e la Germania, sebbene negli ultimi anni sia stata registrata una buona crescita nel mercato spagnolo e italiano.

Secondo i dati rilevati dall’indagine, il mercato EdTech globale raggiungerà i 142 miliardi di dollari nel 2023, registrando un’ulteriore crescita del 15,4%. La fetta più grande del fatturato appartiene ai prodotti hardware (41% del totale), che predominano su soluzioni software e di contenuti.

In Italia, il fatturato delle aziende che forniscono tecnologie a supporto della formazione si attesta nel 2022 a circa 2,8 miliardi di euro (+26% rispetto al 2021). La maggior parte delle aziende offre soluzioni software (75%) in ambito educativo e i più grandi mercati di riferimento sono le scuole e le aziende.


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